Scontro infuocato in Consiglio: caos sul maxi debito del Giro d’Abruzzo

19 Novembre 2025   20:19  

Tensioni in aula per il debito fuori bilancio da oltre 2 milioni destinato a Rcs Sport, con pareri negativi dei dirigenti e accuse incrociate.

Seduta particolarmente turbolenta ieri in Consiglio regionale quando è approdato in aula un emendamento firmato dal capogruppo di Forza Italia, Emiliano Di Matteo, volto a riconoscere un debito fuori bilancio pari a 2.061.000 euro in favore di Rcs Sport, società collegata alla Gazzetta dello Sport, per l’organizzazione dell’ultima edizione del Giro d’Abruzzo. La manifestazione ciclistica, lunga complessivamente 616 chilometri, si è svolta lo scorso aprile con partenza da Scerni (Chieti) e arrivo a Isola del Gran Sasso (Teramo).

Il debito, definito da più parti come “dimenticato”, è stato inserito all’ordine del giorno dal presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, nonostante il parere contrario dell’Ufficio legislativo, guidato da Francesca Di Muro, dovuto all’assenza dell’istruttoria. Una mancanza che aveva già sollevato perplessità nella riunione dei capigruppo, tanto che si ipotizzava l’esclusione dell’emendamento dalla discussione. L’istruttoria avrebbe dovuto essere redatta dal Servizio Politiche turistiche e sportive del Dipartimento Presidenza, competente in materia e diretto dalla dirigente Patrizia Radicci.

Secondo quanto emerso, l’affidamento a Rcs Sport è stato disposto tramite procedura negoziata sulla piattaforma Giada, per il tramite di Areacom, l’Agenzia regionale per la committenza. Un incarico formalizzato però solo a evento concluso, con una determina del 28 maggio, firmata dal direttore generale Donato Cavallo, per un importo di 1.690.000 euro, oltre Iva e oneri di sicurezza. Un iter definito da alcuni consiglieri come un vero e proprio pastrocchio amministrativo, tale da spingere i dirigenti a non apporre le firme per evitare eventuali richiami da parte della Corte dei Conti.

In aula il capogruppo del Partito Democratico, Silvio Paolucci, ha espresso forti proteste, giudicando grave l’assenza dell’istruttoria. Sospiri ha replicato sostenendo che “chi ha lavorato merita di essere pagato” e che, pur in presenza di pareri negativi, la decisione resta politica: l’obiettivo sarebbe quello di chiudere rapidamente le pendenze economiche generate dall’evento. Il presidente ha inoltre criticato apertamente la burocrazia regionale, annunciando future convocazioni in Commissione Vigilanza per chiarire eventuali lacune operative.

Paolucci ha ribattuto sottolineando che i debiti fuori bilancio vanno riconosciuti rispettando le norme sulla qualità della legislazione e contestando l’assenza di documentazione adeguata: “c’è solo un foglio con una cifra”, ha affermato, ricordando altri casi controversi, come il contratto da 15 milioni per il ritiro estivo del Napoli Calcio, anch’esso gestito tramite debiti fuori bilancio.

Accogliendo la sfida, il consigliere dem ha annunciato che la questione sarà approfondita in Commissione Vigilanza, dove verranno ascoltati tutti gli uffici che hanno espresso parere negativo.

L’emendamento di Di Matteo prevede che il debito venga coperto attraverso fondi della Missione 7 del bilancio, sotto il capitolo Abruzzo Sport e Salute. Sono inoltre previsti ulteriori 222.149 euro per saldare debiti fuori bilancio relativi a corsi di formazione professionale rivolti a operatori del benessere, dell’estetica e dell’acconciatura, suddivisi tra Accademia Exelsior di Pescara (88.207 euro), Pd Formazione & Servizi di Roseto degli Abruzzi (83.806 euro) e Sgi Soc. Coop. di Avezzano (50.135 euro), con copertura dalla Missione 15 dedicata a istruzione e formazione professionale.

La discussione, tutt’altro che chiusa, promette ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.


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