Scoperta anti cancro al "Danbury Hospital": nel team anche la sulmonese Marisa Mariani

La ricercatrice ha studiato presso il liceo "Vico"

16 Luglio 2014   11:37  

Un'importantissima scoperta nella lotta al cancro, nello specifico relativa al cancro alle ovaie, è quella che è stata effettuata da un pool di scienziati e ricercatori presso il "Danbury Hospital", nello stato americano del Connecticut.

Una scoperta che vede tra i protagonisti anche un'abruzzese, la dottoressa Marisa Mariani, originaria di Sulmona, cui si deve l'individuazione di un metodo che consentirà alle pazienti di sapere in anticipo come esse sapranno rispondere ai cicli di chemioterapia che precederanno gli interventi.

La dottoressa Mariani, più nello specifico, ha scoperto gli effetti della proteina Hgf e del suo recettore C-Met sulle pazienti affette da carcinoma ovarico in stato avanzato, malattia che necessita il più delle volte di pesanti cicli di chemio prima dell'operazione.

Secondo quanto appreso dal pool di ricercatori, quindi, le pazienti che presentano quantità elevate di Hgf e C-Met sarebbero refrattarie al trattamento chemio, e di conseguenza potrebbero essere per loro stilate cure personalizzate. Oltretutto, la ricerca va oltre, poiché sono allo studio farmaci in grado di inibire la proteina ed il recettore.

La dottoressa Mariani è un classico esempio di "fuga di cervelli" dal nostro paese. Diplomatasi presso il liceo psicopedagogico "Giambattista Vico" di Sulmona, si è laureata alla triennale presso la Cattolica di Roma e nel 2005 presso l'Università di Padova in Biotecnologie sanitarie.

Dopo aver svolto il dottorato in Patologia molecolare e ginecologia oncologica di nuovo presso la Cattolica, si è trasferita a Danbury, dove ha potuto effettuare la scoperta. Felicitazioni e complimenti le sono fioccati da tutte le parti sui social network, lei si è limitata a ringraziare tutti con ammirevole modestia.


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