Scuola, Azzolina: riapertura il 1 settembre, ma c'è chi vuole sabotare

21 Agosto 2020   10:51  

La Ministra è rivolta ai sindacati: mirano a conservare potere e rendite di posizione nell’interesse non di tutti, ma di alcuni". Ma "tornare a scuola è fondamentale soprattutto per i ragazzi di famiglie fragili" nel rispetto delle regole di sicurezza, mascherine e un metro di distanza. Cisl: attacco insensato, servono meno polemiche e remare di più. Cigl: ministra smentisca accuse gratuite.

A dirlo in un'intervista al quotidiano La Repubblica è la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina.

Azzolina fa riferimento ai sindacati scuola che in particolare non vorrebbero il concorso aperto a tutti. "Ho collaborato io stessa con un sindacato della scuola fino al 2017. Non c’è dubbio però che in questo ruolo mi sia trovata di fronte a una resistenza strenua al rinnovamento", afferma la ministra, che poi spiega la sua posizione: "Non è un mistero che i sindacati siano contrari al concorso con prova selettiva: vorrebbero stabilizzare i precari, immissione in ruolo per soli titoli. Ma sa la sorpresa qual è? Per 80 mila posti sono arrivate in totale 570mila domande. Di queste solo 64 mila sono di docenti con almeno 36 mesi di servizio.

Le altre 506 mila sono di neolaureati o giovani docenti. I precari hanno diritti acquisiti, ma i giovani hanno diritto di accesso. I concorsi sono indispensabili. Formazione del personale e digitalizzazione passano anche dall’immissione di energie nuove nella scuola". Quanto alle date dei concorsi dice: "La prima settimana di ottobre lo straordinario, con una sola prova. A seguire l’ordinario, con la prima prova preselettiva, visto il numero di domande".

Alla domanda di Repubblica sull'accordo con le forze sindacali, Azzolina risponde così: "Le istanze in campo sono moltissime, tutte legittime, e la volontà di accoglierle, fin dove possibile, assoluta. Ciò che non è ammissibile sono atteggiamenti che mirano a conservare potere e rendite di posizione nell’interesse non di tutti, ma di alcuni" 

"Molti dirigenti scolastici mi raccontano di diffide che ricevono in questi giorni, poi le minacce di sciopero, di richieste in massa di aspettativa: viviamo un momento in cui come mai prima dobbiamo collaborare. Io sono dalla parte della scuola. Vorrei tornarci avendo fatto il possibile per migliorare quel che ho trovato".

Per la ministra, "tornare a scuola è fondamentale soprattutto per i ragazzi di famiglie fragili. Non farlo significherebbe lasciarli per strada: le criminalità e le mafie non aspettano altro".

Quanto alle regole per il rientro a scuola, Azzolina dice: "Bisogna rispettare le regole. Un metro di distanza. Se non ci sono le condizioni, nel rapporto spazio/numero di studenti, bisognerà usare le mascherine. 'In via provvisoria, per garantire l’avvio dell’anno scolastico', questo dice l’ultimo rapporto del comitato tecnico scientifico. Ne daremo 11 milioni al giorno. Nulla vieta poi che il dirigente scolastico disponga - solo per la secondaria di secondo grado - la didattica a distanza per alcuni gruppi. Non c’è la scuola, ci sono le scuole: ogni situazione è diversa e l’autonomia dei dirigenti molto ampia".

La risposta dei sindacati Da parte di Azzolina "attacco insensato ai sindacati sorretto anche da un uso disinvolto dei dati e, almeno per quanto ci riguarda, da un'evidente distorsione del nostro pensiero. Mi chiedo che bisogno aveva di spostare l'attenzione su un tema, quello dei concorsi, che non e' affatto centrale e prioritario in questo momento, ma forse l'intento è proprio quello di distrarre l'attenzione dai limiti sempre piu' evidenti della sua gestione".

E' il commento della segretaria generale della Cisl scuola, Maddalena Gissi all'intervista della Ministra su Repubblica. "che ci siano tantissimi neolaureati in procinto di partecipare ai concorsi  - rileva la sindacalista - è una scoperta dell'acqua calda, mentre è sorprendente che la ministra dimentichi di aver bandito, insieme a un concorso ordinario, anche un concorso riservato a quei precari con almeno tre anni di esperienza, che ovviamente non possono essere mezzo milione.

E' una vera falsità sostenere che noi saremmo contrari al reclutamento attraverso concorsi. Procedure concorsuali ordinarie, affiancate da procedure per titoli che valorizzino l'esperienza accumulata in anni e anni di precariato, sono esattamente cio' che la Cisl scuola propone da tempo come sistema di reclutamento su cui puntare, fuori da ideologismi e mitizzazioni tipiche di una politica di sola immagine, che sventolando una malintesa meritocrazia ha finito solo per far crescere in modo esponenziale il ricorso al precariato". "Quanto ai sindacati che remano contro - prosegue Gissi - sono mesi che chiediamo al governo e alla ministra di remare con più vigore verso l'obiettivo di una riapertura in sicurezza delle scuole, obiettivo su cui bisognerebbe oggi concentrare attenzione e energia, senza alimentare polemiche fuori luogo". "Ciò sta generando una situazione di incertezza, confusione e preoccupazione diffusa, in primo luogo tra gli utenti del servizio scolastico: se ne colgono segnali da piu' parti e ogni giorno di più. Ecco perchè la ministra farebbe meglio a risparmiarsi e a risparmiarci sortite polemiche del tutto fuori luogo. parlare meno e remare di più. Rimanendo in tema di metafore marinare: condurre una nave e' cosa ben diversa dal volerne solo mostrare a tutti i costi la bellezza. Schettino insegna".

Anche Francesco Sinopoli, segretario generale Cgil Scuola commenta l'intervista "Questo tentativo disperato ed imbarazzante di attribuire le responsabilità sui problemi dell'apertura dell'anno scolastico al sindacato, è smentito dai fatti. Abbiamo cercato in tutti questi mesi di spiegare quali dovevano essere gli interventi e il Governo si è mosso con grave ritardo. Le responsabilità del ministero dell'Istruzione sono evidenti le risorse stanziate sono insufficienti, non sono arrivate per tempo, c'è purtroppo una grave mancanza di coordinamento tra i vari attori istituzionali, pensiamo al problema del trasporto non risolto o la mancanza di organico: quindi credo che questa accusa gratuita si rivelerà un boomerang per la ministra".

"Sul riferimento al concorso per titoli ai precari avevamo detto con chiarezza che a settembre ci saremmo trovati con migliaia di cattedre scoperte, cosa che sta puntualmente avvenendo, aggiunge Sinopoli. Non ci siamo limitati a rivendicare le proposte precise e concrete, abbiamo sottoscritto e contribuito a scrivere il protocollo per apertura in sicurezza, quindi l'impressione che traiamo da questa uscita della ministra è appunto quella di liberarsi di responsabilità che sono integralmente sue e del governo. Ci auguriamo che la Ministra smentisca queste accuse gratuite". -


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