''Senza lavoro, senza case, L’Aquila non rinasce''. Oggi L'Aquila manifesta

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07 Luglio 2011   15:45  

LA DIRETTA

Ore 17.33 - Palazzo Silone serrato. Fuori gli aquilani al megafono

Le porte di palazzo Silone sono serrate. Più volte ripetuto lo slogan "fuori gli sciacalli dalla citta".
Anna Lucia Bonanni, esponente di spicco dei comitati invita tutti a prendere la parola. Lo fanno gli studenti universitari che avvertono: se non si risolve il problema dei posti letto, degli spazi, se non si contrastano a che a livello nazionale i tagli e le politiche del governo, l'università aquilana rischia di morire, e questo significa compromettere il futuro stesso della città''.

Ore 17.16 - Iniziato il sit-in a Palazzo Silone. Uova, probemi e comizi

''Problemi concreti? Quello dei lavoratori del bar dell'ospedale le  interessa? Allora: a fine luglio finisce la cassa integrazione e poi? Nessuno da' risposte. Siamo in migliaia e migliaia senza lavoro qui a L'Aquila. I politici usano parole forbite, ma non gliene frega nulla''. Sono parole di un lavoratore in corteo.
Corteo che intanto è arrivato davanti Palazzo Silone. Anche qui lancio di qualche uova e pallocini con colorante nero-verde. Ora si stanno susseguendo gli interventi.

Ore 17.02 - Una manifestante al megafono: ''L'aquila rischia di essere un'incompiuta come la metropolitana''. Slogan e offese contro il dirigente Di Gregorio.

'' Guardate per terra c'e' una incompiuta la metropolitana. E' colpa del commissario del sindaco della maggioranza dell'opposizione. E' tutto una incompiuta. I commercianti sono disperati qui c'e' solo cementificazione e ci ritroviamo metri cubi di cemento come questi crollati miseramente a santa Barbara. Questa sembra la terra di nessuno. Accomuliamo debiti per il progetto case non si quanto ci costeranno.''

Lo afferma al megafono un esponente del comitato 3e32. A seguire slogan contro il dirigente comunale Di Gregogorio, inquisito ma accusano i manifestanti, non rimosso dal sindaco.

 

 

 

Ore  16. 46 - Manifestano al gran competo gli sfollati della Campomizzi

Sfilano anche al gran completo gli sfollati alloggiati alla Campomizzi e che non vogliono trasferirsi alla Guardia di Finanza, o che rischiano di non avere altre sistemazioni, ora che è stato loro revocata la possibilità di alloggiare in una delle camerette della Caserma. ''Dopo il terremoto - spiega uno di loro - ho perso il lavoro, e non mi posso permettere una casa a 800 euro. Perchè un'altra vergogna a L'Aquila sono gli affitti alle stelle.  Ero in affitto in nero, e nessuno mi aiuta, non esisto''

Da ieri gli è stata negato l'uso della mensa. Racconta un'altro manifestanter : '' Ieri sera alcuni di noi della Campomizzi abbiamo provato ad entrare nella mensa gestita dall'Adsu, ma non ci è stato consentito l'accesso. Il cibo ci è stato negato, mentre i vassoi della mensa ancora intatti li hanno portati alla mensa celestiniana.''

'' Non ce l'abbiamo con gli studenti che dovranno prendere il nostro posto ala Caserma – spiega un altro – ma il fatto è che noi siamo senza casa soldi e la Sge non ci riconosce nulla di nulla''

 

 

 

0re 16.25 - Il sindaco Cialente in testa al corteo

Il sindaco Massimo Cialente è arrivato al corteo e ora sta sfilando con il gonfalone alla sua testa. Accolto dagli applausi ha commentato il lancio di vernice e uova contro il Comune e le contestazioni ''La città è con me e con il Comune, gli autori di quel gesto sono i soliti di un noto comitato''.  Secondo una più aggiornata stima i manifestanti sarebbero circa 300.  Altri esporre striscioni e cartelli: "Incapaci andate a casa", "Chiodi, Cialente, Letta il vostro tempo e' finito, adesso andatevene tutti"

 

Ore 16.00 - Partito il corteo. Contestazioni al Comune e lancio di uova

Il corteo di oltre un centinaio di persone si sta muovendo lungo via Corrado IV dietro un grande striscione con scritto ''Zona franca? Economia? Ricostruzione?''.

Si registra una prima accesa contestazione nei confronti di una parte dei manifestanti contro i rappresentanti del Comune. Gli uffici comunali di Villa Gioia sono stati fatti oggetto del lancio di palloncini colorati nero- verde e uova. Sui muri è comparsa la scritta "Complici".

Afferma poi il direttore  dell'Accademia delle Belle Arti Eugenio Carlomagno.

Questa classe politica è inadeguata bisogna andare ad elezioni. A questo punto meglio la Protezione civile''.  Dietro di lui un cartello con su scritto: ''Cialente e Chiodi basta giochetti''.  Spiega trafelata un'anziana donna: ''Dallo scorso anno quando manifestammo a Roma nulla e' cambiato anzi e' arrivato un altro conmmissario, Cicchetti, che senza pieta' agisce sugli aquilani''.

Ore 15.30 - Mancini e Verini: ''Tutto è fermo e senza certezze''

Affermano in una nota i consiglieri comunali Angelo Mancini (Idv) Enrico Verini (Fli)

'' Avremmo preferito però che chi è lautamente pagato per stabilire modalità, tempi e risorse per la ricostruzione, a due anni dal sisma di idea ne avesse avuta anche una sola, ma tradotta in fatti e realizzata. In questi giorni siederanno attorno a un tavolo tutti coloro che, da due anni, si riempiono la bocca di parole come ricostruzione veloce e sicura, snellezza burocratica, volontà di anticipare i fondi pur di far partire subito i cantieri.

Invece è tutto fermo e i cittadini, per restare in tema di idee, non ne hanno neanche una vaga sui tempi di ricostruzione del centro storico, non sanno chi e dove ricostruirà le loro scuole, quando gli inquilini delle case Ater potranno farvi ritorno, quali progetti ci sono per ricostruire i luoghi di ritrovo e restituire all’Aquila la sua identità.

Non sanno quando potranno tornare nelle loro case E, chi dovrà approvare i progetti, in quanto tempo questo sarà possibile e se si avrà un reale adeguamento sismico. Sanno bene però che la filiera Reluis, Cineas, Fintecna costa 12 milioni di euro l’anno. Siamo stufi di politici e di quanti, a vario titolo, vengono qui a cercare una qualsiasi ribalta o una passerella, per poi tornare nella loro normalità. E, a proposito di idee, questi signori pensino piuttosto ai giovani, che di idea ne hanno ormai una sola: prendere il diploma e abbandonare la nostra città.''

''Senza lavoro, senza case, L’Aquila non rinasce''. Oggi L'Aquila manifesta

''Non devono manifestare contro il Governo''. Mette le mani avanti il commissario Chiodi, ma di fatto migliaia di aquilani oggi torneranno a manifestare, e con lo slogan ''Senza lavoro, senza case, L’Aquila non rinasce'' assedieranno palazzo Silone, dopo un breve corteo da Piazza d'Armi.

Hanno dato l’adesione oltre comitati, sindacati, associazioni, anche Confindustria, Ance, Unione Studenti, Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Cna, Apindustria. Una manifestazione ''per'' spiegano gli organizzatori, per chiedere una ricostruzione veloce, sicura trasparente e partecipata. Una manifestazione per una ricostruzione anche economica, sociale e solidale, visto che, dati Cgil dalle 850mila ore del pre-sisma la cassa integrazione è esplosa a 7milioni 250mila ore, sono quasi 5000 i posti di lavoro persi, tante le aziende e le attività commerciali in sofferenza e sull’orlo della chiusura.

Ma sarà anche una manifestazione contro. Ad esempio contro la gestione del post-terremoto dei commissari giudicati come alieni atterrati nel cratere. Afferma a tal propostio Luigi Fabiani dei comitati al nostro microfono: ''Il presidente e commissario Gianni Chiodi non difende le nostre ragioni presso il governo, ma ci impone quello che il governo ha deciso per noi. L'opposto di quello che facevano i presidenti di Marche, Umbria e Friuli dopo i loro terremoti...''

Filippo Tronca e Barbara Bologna

Montaggio Marialaura Carducci


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