Sequestri confermati per il tesoro di Ciancimino a Tagliacozzo

20 Maggio 2010   11:48  

Il villaggio "La Contea" di Tagliacozzo, tirato su secondo gli inquirenti con capitali che provengono dal tesoro di Vito Ciancimino, l'ex sindaco di Palermo legato alla mafia, resta sotto sequestro. Lo ha deciso la Cassazione, che con una sentenza ha confermato la decisione del tribunale di Avezzano del maggio 2009.
I giudici hanno ritenuto inammissibile il ricorso presentato dagli indagati, confermando il fermo a tutto il villaggio turistico: alloggi, ristorante, piscina, campi da tennis e calcetto.
Un milione e 600mila euro la somma investita dalle società "Alba D’Oro" e “Sirco.” Il denaro sarebbe stato gestito dall’avvocato Gianni Lapis, prestanome di Ciancimino.
Nell’inchiesta sarebbero coinvolti anche altri 3 prestanome marsicani, Achille e Augusto Ricci e Nino Zangari, tutti di Tagliacozzo e soci della società Alba D’Oro. Zangari con il 16,5% ed i fratelli Ricci il 17% e 16,5%.
Negli ultimi mesi la struttura aveva continuato a lavorare grazie alla nomina da parte del tribunale dell’Aquila di un amministratore pro tempore. Circa 200 le persone impegnate nella struttura.


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