"Serpico" ci guarda: addio privacy sui conti correnti. Tutto scandagliato per scovare gli evasori

Da ieri nessuna privacy sui nostri conti correnti, l'obiettivo è rintracciare gli evasori fiscali, e per fare questo l'Agenzia delle Entrate scandaglia i nostri miseri averi, in taluni casi invece, tutt'altro che miseri.

E' Serpico il cervello dell'Agenzia delle Entrate che scandaglia i conti correnti di 40 milioni di italiani alla ricerca degli evasori.

Inserito nel decreto Salva Italia per la lotta contra l'evasione dichiarata dal governo Monti, il sistema informatico il cui acronimo significa "Servizi per i contribuenti" già in dotazione dell'Agenzia delle Entrate da cinque anni, diventerà operativo nell'andare a scovare gli evasori fiscali.

Serpico di fatto vedrà i dati sui contribuenti in possesso di Sogei, la società che si occupa dei servizi informatici dello Stato e leggerà lo storico delle ultime cinque dichiarazioni dei redditi. monitorare non solo gli estratti conti bancari ma tutte le transazioni degli italiani, anche se gli interessati non sono oggetto di controlli o verifiche fiscali. Quei dati si incroceranno poi bollette, e spese varie (tipo pagamento quote sociali a club etc..), spese per condominio, tutte quelle cioè per le quali si realizzano ricevute e quindi si usa il codice fiscale.

Se il sistema ha un obiettivo di legalità, potrebbe però non essere propriamente valido il modo, ossia sorge un problema di incostituzionalità.

E' il presidente dell'Istituto per la Privacy, Luca Bolognini, a rivelare che già un anno e mezzo fa il governo tedesco aveva adottato un sistema simile, ribattezzato Elena, che fu ritirato perché si profilavano eccezioni di costituzionalità. ConSerpico "si rischia uno stato di polizia elettronica – spiega Bolognini - Si invade la sfera privata delle persone per garantire un ordine pubblico perfetto. L'operazione riesce, ma il paziente muore".

Lo stesso problema di Elena potrebbe averlo Serpico, e secondo il presidente dell'Istituto per la Privacy, potrebbe essere sufficiente un ricorso alla Corte di Giustizia Europea per cancellare la norma approvata con il decreto Salva Italia.

Il sistema di Serpico fino ad oggi ha consentito il recupero di una decina di miliardi solo nell'ultimo anno.