Sfondamento diga foranea, Sospiri: "Alessandrini e D'Alfonso continuano a vendere illusioni"

28 Novembre 2016   10:16  

Sui lavori di apertura della diga foranea il Governatore D’Alfonso e il sindaco Alessandrini continuano a vendere illusioni. Approvato il Piano regolatore portuale in Consiglio regionale, atto che ho personalmente fortemente voluto, prima di avviare i cantieri dovremo attendere il parere della Commissione della VIA nazionale, che ha 12 mesi di tempo, ovvero un anno, per esprimersi.

Poi non possiamo dimenticare che il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici non ha mai espresso parere favorevole, ma siamo andati avanti solo perché erano trascorsi i 45 giorni di tempo dalla integrazione degli elaborati richiesti da parte della Regione, e questo non ci esonera da sorprese dell’ultima ora. Infine, cosa ancora più importante, da questo momento la competenza dei progetti non fa più capo al Provveditorato Interregionale delle Opere pubbliche o all’Autorità Marittima, ma Grazie alla Riforma Delrio, è passata in capo all’Autorità del Sistema Portuale di Ancona.

Dunque inviterei il Governatore D’Alfonso e il sindaco Alessandrini a evitare toni trionfalistici e a non sparare date agli operatori marittimi e ai pescatori che, se a gennaio non vedranno aprire cantieri, giustamente andranno da loro a chiederne conto”. A precisarlo è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, intervenendo sul trionfalismo del Presidente di Regione D’Alfonso e del sindaco Alessandrini.

“Lo scorso gennaio avevamo pronosticato che, in barba al sovrastimato ottimismo del Presidente D’Alfonso, la procedura del nuovo Piano regolatore portuale di Pescara non si sarebbe sbloccata prima della fine del 2016 e puntualmente abbiamo avuto ragione.

Sino a oggi – ha detto il Capogruppo Sospiri – abbiamo accumulato mesi, anzi due anni di ritardo, a causa delle inefficienze del sindaco Alessandrini e della sua giunta che ha più volte dato risposte sbagliate alle osservazioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Nelle ultime settimane abbiamo cercato di dare una sterzata all’impasse in cui versava la pratica, finalmente approdata in Consiglio regionale e approvata con il varo del Piano, sostenuto dal centro-destra. Ma da qui a preannunciare per gennaio 2017 l’apertura del cantiere ce ne passa: impossibile non sottolineare l’avventatezza del Governatore e del sindaco Alessandrini i quali evidentemente ignorano che la Commissione Nazionale di Via non ha alcun obbligo a esprimersi sul Piano e sulle opere da realizzare, come lo sfondamento della diga foranea e la realizzazione della nuova barriera soffolta, entro dicembre addirittura.

Anzi, la Commissione Via ha ben 12 mesi di tempo a disposizione, ovvero un anno, e prima di quel pronunciamento non potrà essere toccato un sasso. Poi, buon senso suggerisce prudenza su un Piano che non ha mai ricevuto parere favorevole dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici. Noi siamo andati avanti solo perché erano trascorsi i 45 giorni di tempo entro i quali il Consiglio si sarebbe dovuto esprimere dopo l’integrazione degli elaborati da parte della Regione Abruzzo.

Troppo ottimismo potrebbe non evitarci sorprese. Infine non è possibile abbassare la guardia dimenticando, con tanta superficialità che, da questo momento, il Piano e le relative opere non sono più di competenza del Provveditorato o dell’Autorità Marittima, ma, grazie al Ministro Delrio, le competenze sono passate sotto l’Autorità portuale di Ancona, e qui potrebbe aprirsi un buco nero spaventoso, specie dopo le ultime polemiche con Pescara che ha fatto fiamme e fuoco per passare sotto l’Autorità portuale di Civitavecchia, tanto rumore per nulla da parte del Governatore D’Alfonso che ha fallito la sua mission, ignorato dallo stesso Ministro Delrio, urtando, ovviamente, le sensibilità marchigiane.

Tradotto: è molto improbabile, se non impossibile, che a gennaio vedremo aprire i cantieri per l’apertura della diga foranea, lavori che rischiano di partire a fine 2017. E ci preoccupa il trionfalismo del Governatore – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – che sta ingenerando inutili e preoccupanti illusioni tra gli operatori marittimi, che rischiano di sperimentare cocenti delusioni. Così come ci preoccupa il solito sindaco Alessandrini che vuole legare all’apertura della diga foranea il ripristino della balneabilità del nostro mare.

Pescara rischia concretamente di dover passare anche l’estate 2017 con i colifecali in acqua e questo lo riteniamo inaccettabile.

Per questo al sindaco Alessandrini chiediamo quali opere intende prevedere in bilancio per il 2017 al fine di rendere fruibile il nostro mare”.

 

 


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