Sgarbi, il provvisorio che diventa definitivo, i superflui piani di ricostruzione

08 Luglio 2011   18:22  

Il provvisorio che rischia di diventare definitivo. L'edilizia post-sismica nata come sostitutiva che alla fine sostituisce per sempre ciò che andava ricostruito e che ha valore. Il rischio di una ricostruzione senza memoria, postmoderna, ad abuso e consumo di archistar che ricreano di sana pianta luoghi e paesi che però non saranno mai abitati dall'anima antica e vera di una terra, ma solo dal loro smisurato narcisismo a futura memoria.. Questi a grandi linee i temi toccati dal convegno ricostruire le coscienze, nell'ambito del Salone della Ricostrzuione dell'Aquila,. che ha avuto come protagonista Vittorio Sgarbi.

Altro tema dell'appassionato dibattito i piani di ricostruzione. Pochi sanno bene cosa sono, cosa ci sarà scritto, quanto costano, a casa servono esattamente. Tutti sanno, in particolare le migliaia di persone che hanno case distrutte nei centri storici, che non si può muovere una pietra, non possono aprire i cantieri, finchè non saranno approvati e controfirmati. Il sospetto è che in molti casi, per decine di paesi danneggiati, ma non completamente distrutti, di questi piani se ne poteva fare a meno, perché erano sufficienti i vincoli, le norme, gli strumenti urbanistici già esistenti.


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