Si accelera l'iter per la nascita della macroregione Adriatico-Ionica

31 Ottobre 2011   20:15  

Far sì che l'Abruzzo diventi protagonista, anche al di fuori dei confini regionali, nell'ambito della Macroregione Adriatico Ionica. Per raggiungere questo obiettivo il Partito democratico si è mobilitato, con una mozione presenta dal senatore Giovanni Legnini per chiedere l'impegno del Governo, con iniziative analoge alla Camera dei deputati e con una risoluzione presentata in Consiglio regionale.

In particolare, con la mozione presentata da Legnini e sottoscritta da una trentina di deputati di diversi partiti politici e di tutte le regioni, si chiede al Governo di «assumere ogni iniziativa in sede europea, di concerto con le altre nazioni aderenti, al fine di ottenere in tempi brevi, e comunque prima della definizione della nuova programmazione dei fondi comunitari 2014-2020, l'approvazione definitiva della Macroregione Adriatico-Ionica da parte del Parlamento Europeo».

Un'iniziativa analoga sarà portata avanti anche alla Camera. Il deputato Lanfranco Tenaglia, infatti, nel corso di una conferenza stampa, parlando di «una questione che ci impegna con urgenza, considerando l'inerzia del Governo centrale», ha fatto sapere che l'obiettivo è quello di «coinvolgere la Commissione Politiche comunitarie». Il gruppo consiliare del Pd alla Regione Abruzzo, invece, ha presentato una risoluzione con cui si impegna la Giunta regionale a «rendersi parte attiva del percorso di costituzione della macroregione, attraverso la partecipazione del presidente, o di un suo delegato, ai principali appuntamenti di carattere istituzionale che stanno caratterizzando questo percorso».

I democratici chiedono inoltre la convocazione di una seduta straordinaria monotematica del Consiglio regionale. Secondo Giovanni Legnini la scelta di presentare una mozione in Senato è dovuta al fatto che «fino a questo momento l'esistenza della strategia della macroregione non è stata in alcun modo presente nella programmazione di livello statale». «Il mondo e l'Europa stanno cambiando - ha affermato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro -, ma noi siamo fermi e solo Chiodi non se ne sta accorgendo. Nel 2014 l'Europa non sarà più una sommatoria di stati, ma sarà l'Europa delle regioni. Una grande macroarea per cui noi siamo solo un puntino. Vogliamo che la Regione Abruzzo se ne occupi».


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