Silvio Berlusconi nel Giorno della Passione del Cristo Lancia il "J'Accuse"."No a Prime Donne in FI"

04 Aprile 2015   06:49  

ARCORE - "Chi tra noi dispone di visibilità mediatica deve porre immediatamente fine a qualsiasi polemica, che risulta non solo inutile ma anche dannosa".

È quanto ha detto il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, nel corso di un incontro, ad Arcore, con alcuni militanti azzurri che lo hanno incontrato per gli auguri pasquali.

"Stare in un movimento politico significa accettarne le regole, discutere liberamente, e poi collaborare lealmente alla linea che la maggioranza ha deciso. Solo a queste condizioni Fi può continuare ad affrontare con successo le sfide che ci attendono nell'immediato e nel futuro": così il leader di Fi.

"Anche in Fi, purtroppo, stanno emergendo le patologie della vecchia politica politicante: quelle del protagonismo, della rissosità e del frazionismo. Qualcuno ha dimenticato la lealtà nei confronti degli elettori ed anche il rispetto per chi lavora ogni giorno, in condizioni non facili, per far funzionare Fi nel miglior modo possibile". Così Berlusconi.

"Anche chi per ragioni personali ha abbandonato Forza Italia, venendo meno al mandato degli elettori, dovrebbe fare i conti con la propria coscienza restando almeno in silenzio", ha proseguito Berlusconi. "Chi si riconosce in Forza Italia deve essere consapevole che l'immagine di un movimento diviso viene enfatizzata dai nostri avversari, ai quali non sembra vero di poterci attaccare ed indebolire. E lo fanno anche con le tante notizie false che pubblicano sui loro giornali". "Veniamo alla realtà: noi stiamo lavorando con impegno all'appuntamento elettorale delle elezioni regionali. Dobbiamo impegnarci tutti in questa direzione. Dobbiamo proseguire tutti insieme nella nostra battaglia, oggi attualissima, per la libertà e per la democrazia, con la determinazione e la passione di sempre", ha concluso Berlusconi.

Bondi a Cav, subito un linciaggio, non staremo zitti - "La senatrice Manuela Repetti ed io abbiamo subito in questi giorni degli attacchi personali, quasi un linciaggio, che hanno confermato la miseria morale e politica di Fi e la giustezza della nostra decisione.Noi non staremo in silenzio perché siamo persone che possono sbagliare ma intendiamo restare persone libere e autonome".Così Sandro Bondi in una nota


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