Sindaco barricato dentro ufficio postale, non voleva chiudesse a metà mattinata

Il Sindaco di Montefino e la sua clamorosa protesta

03 Gennaio 2013   12:10  

"La notizia riguardante il fatto che il Sindaco di Montefino (Teramo) Ernesto Picari si sia dovuto barricare, ieri, nell'ufficio postale del proprio Comune per impedire che lo stesso chiudesse a meta' mattinata, sbattendo cosi' la porta in faccia a persone anziane in attesa di riscuotere la pensione, la dice lunga sulla vergognosa condotta aziendale che Poste Italiane sta attuando nella nostra Regione". Lo afferma il presidente di Anci Abruzzo, Antonio Centi. Sulla questione - ricorda - il 4 dicembre scorso, a nome dei tantissimi Comuni della nostra Regione, penalizzati o in via di penalizzazione dalla decisione di Poste Italiane di riorganizzarsi a danno dei cittadini per favorire presunte efficienze aziendali, ho richiesto al Presidente Chiodi di assumere una iniziativa assieme ai Presidenti delle altre Regioni per affrontare tale gravissimo problema, con l'autorevolezza della propria funzione, stante la dimensione nazionale della vicenda. Purtroppo - commenta Centi - non soltanto non ho ricevuto un cenno di risposta alla mia richiesta ma, forse per mia colpa, non ho nemmeno notizie di eventuali iniziative del Presidente in tale direzione. Poste Italiane S.p.A. intende ridimensionare drasticamente la propria rete di uffici, puntando sempre piu' a diventare banca e sempre meno azienda di servizi pubblici; l'Autostrada dei Parchi ha aumentato in maniera insopportabile dal primo gennaio i pedaggi automobilistici e non sembra che le suddette due gravi situazioni stiano impegnando piu' di tanto i responsabili politici della Regione. Non possono essere soltanto i Sindaci ad attivare anche azioni estreme per difendere le popolazioni abruzzesi", rileva infine Antonio Centi.


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