Sisma Giappone, l'aquilano a Tokyo: mille vittime, non 10mila

14 Marzo 2011   14:49  

"Purtroppo c'è l'obbligo di risparmiare energia elettrica per i terremotati quindi ho già spento il pc". Risponde con poche righe ad un nostro messaggio via internet, Roberto Busilacchi, il 23enne aquilano che si trova a Tokyo, dove dal 2006 studia e lavora.

Abruzzo24ore.tv lo aveva rintracciato per primo, venerdì scorso. Nell'intervista esclusiva aveva raccontato del grande spavento per la scossa che ha colpito le coste del Giappone generando uno tsunami che ha provocato migliaia di morti.

Tokyo, nonostante non abbia subito danni, ad eccezione del crollo di un vecchio palazzo al centro della città, nè vittime, risente comunque della catastrofe avvenuta nel nord del paese.

"Stanno tagliando la luce in varie fasce orarie per permettere alle zone terremotate di ristabilire l'energia elettrica" scrive Roberto Busilacchi nel messaggio, nel quale, tuttavia, tranquillizza: "Qui tutto bene. Ci sentiamo magari domani".

Ieri, aveva scritto su Facebook: "Non credete ai titoli dei giornali italiani, NON sono ancora state registrate 10.000 vittime. La situazione è apocalittica ma per ora sono state confermate quasi 1000 vittime. Il governo giapponese ha solo ammesso che si POTREBBERO contare oltre 10000 vittime data la magnitudo. Per favore non vi fate prendere dal panico da informazioni esagerate. Leggete BBC e CNN per informarvi su quello che succede qui".

Nonostante il pericolo nucleare, che sta inducendo molti connazionali a tornare in Italia, e i messaggi in cui molti amici lo invitano a far rientro, Busilacchi continua a dirsi sereno e a esprimere la volontà di restare in Giappone, tra l'altro paese natale della madre.

(MS)


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