Sottopasso Fontanelle, chiesto dissequestro infrastruttura

12 Aprile 2016   12:31  

Sono terminati i lavori per la messa in sicurezza del sottopasso di Fontanelle, dove nel dicembre del 2013 ha trovato la morte la signora Anna Maria Mancini. L’infrastruttura a seguito di quell’incidente è stata sottoposta a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria.

“Una vicenda complessa e delicata che ha impegnato l’amministrazione Alessandrini per la ricerca di tutte le soluzioni idonee a superare le criticità emerse con le avversità del dicembre 2013 e che costarono la vita alla signora Mancini – illustrano il sindaco Marco Alessandrini, il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Enzo Del Vecchio e il presidente della Commissione Lavori Pubblici Piernicola Teodoro in una nota congiunta - L’Autorità giudiziaria, attraverso la consulenza di propri tecnici, ha posto sotto sequestro il sottopasso evidenziando: una carenza delle pompe sommergibili per lo smaltimento delle acque meteoriche e la realizzazione delle opere civili delle paratie e dei pali non conformi al progetto.

L’Amministrazione comunale si è messa in moto per superare dette criticità. Per la risoluzione della problematica relativa alle pompe del sottopasso si è affidata all’ing. Lucio Pulini, autore di un apposito progetto per  182.000 euro, successivamente dato in esecuzione all’impresa Point Costruzioni di Di Antonio Filippo di Teramo. Invece per gli aspetti delle opere edili ha incaricato  l’ingegner Paolo Iannetti, responsabile anche della definitiva relazione da rimettere all’Autorità Giudiziaria.

L’intervento, però, non si è limitato a superare queste due sole criticità, ma si è ampliato in modo da consentire che le acque meteoriche venissero separate dalla rete delle acque nere, convogliandole direttamente al Fosso Acquatorbida e inoltre dotando l’impianto di un gruppo di continuità tale da assicurare la perfetta funzionalità anche in caso di mancanza di energia elettrica.

Non solo: come per altre realtà similari su cui siamo intervenuti, il sottopasso è stato dotato anche di un sistema di monitoraggio e di allarme semaforico, la cui realizzazione è stata affidata alla ditta Cross Control Srl con sede in Acquaviva Picena (AP) per un importo complessivo di 15.616,00 euro. Tutto quello che andava fatto è stato portato a termine e lo scorso 9 aprile il “Rapporto finale” riguardante l’intera opera è stato trasmesso alla Procura della Repubblica per le valutazioni di competenza, al fine del definitivo dissequestro della infrastruttura. Una situazione che consentirebbe il ritorno alla normalità di una parte importante della città di Pescara, che da molti mesi vive una preoccupante marginalizzazione sociale ed economica a causa dell’inutilizzabilità del passaggio che la collega ad un altro settore strategico del territorio.

Una questione che verrà affrontata nei prossimi giorni, nell’incontro chiesto dall’Amministrazione con il magistrato competente, per rappresentare direttamente e in modo esaustivo quanto sin qui fatto, con l’auspicio che presto l’infrastruttura possa tornare a svolgere la funzione per la quale è stata realizzata”.


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