Spazio: lanciato il 4° satellite Cosmo Skymed

Completato il più grande programma italiano

07 Novembre 2010   14:43  

Risolti i problemi tecnici, va in orbita il quarto satellite: completa il più grande programma spaziale del nostro paese, oltre un miliardo di euro. Acquisirà 1800 immagini della Terra ogni giorno

Con il lancio del quarto satellite della costellazione Cosmo SkyMed, e' stato completato il piu' grande programma spaziale italiano, costato oltre un miliardo di euro e dedicato all'osservazione della Terra.

Il quartetto dei satelliti Cosmo SkyMed e' ora al completo: gli altri tre della costellazione erano stati lanciati nel giugno e nel dicembre 2007 e nell'ottobre 2008.

Risolti i problemi tecnici che nei giorni scorsi avevano costretto a rinviare il lancio per quattro volte, il quarto satellite Cosmo SkyMed e' stato finalmente lanciato alle 3,20 di venerdì notte dalla base dell'Aeronautica Militare statunitense di Vandenberg, in California, con un vettore Delta II della Boeing.

Una volta raggiunta la posizione prevista nell'orbita polare rispetto agli altri satelliti della costellazione, il quartetto permettera' di aumentare le immagini trasmesse ogni giorno dalle attuali 1.350 a 1.800 e con un intervallo ridotto a quattro-sei ore. Questo e' possibile grazie al radar ad apertura sintetica (Sar) attivo nella banda X, che permette di ottenere immagini anche di notte e attraverso le nuvole.

Il programma Cosmo SkyMed e' stato promosso dal ministero della Ricerca e finanziato da Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e ministero della Difesa. E' infatti un sistema duale, utilizzato cioe' sia a fini civili sia militari.

L'intera costellazione, compreso il sistema per la gestione dei dati, e' stata progettata e costruita in Italia dalle aziende della Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex Galileo.

Un grande successo italiano che ha realizzato un sistema "di alto livello internazionale", ha commentato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese. Il programma Cosmo-SkyMed, ha rilevato, "è il primo sistema di osservazione della Terra completamente concepito e costruito in Italia.

L'Asi - ha aggiunto - è orgogliosa di presentare il successo di questo programma e con estrema soddisfazione ci tengo a sottolineare che Cosmo-SkyMed ha già mostrato in questi anni l'alto valore aggiunto che può fornire nella gestione dei rischi, emergenze e monitoraggio ambientale". Per questo, ha aggiunto, "è allo studio la possibilità di una seconda generazione di satelliti per offrire servizi sempre più accurati e affidabili".


Il lancio rappresenta anche un avvenimento molto importante per la ricerca e l’industria spaziale del nostro Paese, che ha saputo creare un eccellente e rilevante prodotto tecnologico. La costellazione dei quattro satelliti è stata realizzata in Italia da Thales Alenia Space Italia in qualità di capocommessa responsabile dell’intero progetto, con il supporto di Selex Galileo e la responsabilità dei servizi di Telespazio.
L’acquisizione e l’elaborazione dei dati e la commercializzazione a livello mondiale è gestita da e-Geos, società costituita da ASI (20%) e Telespazio (80%).


Con l’arrivo del quarto satellite, il sistema il cui dispiegamento è iniziato nel 2007, diviene ora pienamente operativo.

I satelliti forniranno 1800 immagini al giorno, riprese con qualsiasi condizione meteorologica e di illuminazione, sorvegliando e fotografando la Terra in modo completo e costante per un migliore ed efficace governo del territorio.

I suoi radar permettono di verificare modifiche e variazioni millimetriche del suolo o le evoluzioni che possono subire tutte le situazioni di rischio o di emergenza ambientali.

Le sue applicazioni vanno dalla difesa e sicurezza nazionale ad osservazioni di carattere scientifico e servizi a valenza commerciale. La realizzazione dell’intero sistema ha richiesto un investimento complessivo di oltre un miliardo di Euro.

COSMO-SkyMed è una costellazione composta da quattro satelliti tutti uguali, equipaggiati con tecnologia SAR (Synthetic Aperture Radar) in banda X, che a differenza dei satellite ottici è in grado di guardare e monitorare la Terra giorno e notte con tutte le condizioni atmosferiche.

Le immagini e i dati rilevati da Cosmo SkyMed hanno avuto un ruolo importante nell’organizzazione degli interventi e nello studio scientifico in varie occasioni, dal terremoto in Cina alla marea nera nel Golfo del Messico al terremoto che colpì l’Abruzzo, fino al recente monitoraggio delle aree del Pakistan devastate da un’alluvione.

Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro dell'Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, e dal presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini.(ansa)


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