Sperimentazione animale, Amato (Pd), solidarietà ai ricercatori

09 Gennaio 2014   14:25  

"Voglio esprimere pubblicamente la mia solidarieta' ai ricercatori quotidianamente attaccati ad opera di un fanatismo che nulla a che vedere con la sensibilita' animalista".
Lo dichiara in una nota la deputato del Pd Maria Amato, primario di radiologia dell'ospedale San Pio di Vasto, in merito alle proteste di alcuni animalisti contro la sperimentazione animale scaturite dopo la presa di posizione di Caterina Simonsen, una giovane affetta da una rara malattia genetica che si era espressa a favore della sperimentazione sul social network Facebook.
"Io sto con la ricerca, che per ora non puo', ancora, rinunciare all'utilizzo degli animali da laboratorio e che proprio a quegli animali deve passaggi determinanti per la medicina. In questo periodo, con le polemiche prima per il protocollo Stamina, e ora per il decreto attuativo sull'utilizzo degli animali da laboratorio - afferma la deputata, membro della Commissione Affari Sociali della Camera - i ricercatori ed il metodo scientifico sono bersaglio di iniziative di discredito basate su informazioni distorte e campagne di comunicazione con immagini forti, spesso assolutamente fuori contesto.
Il fondamentalismo per gli animali degli stabulari, si stempera quando si tratta di derattizzare: eppure si tratta sempre di roditori.
I maiali delle valvole cardiache (xenotrapianto) sono della stessa specie di quelli che dopo un anno di vita diventano salsicce e prosciutti, le bistecche nascono vitelli - spiega la Amato - quando si parla di salute non possiamo essere ipocriti: quando si dice che la sperimentazione deve essere fatta direttamente sull'uomo, piuttosto che scrivere messaggi di minaccia e' piu' coerente chiedere di fare la cavia.
Con il rispetto delle regole, evitando il dolore inutile, tra i ricercatori e gli animali da laboratorio per me la scelta di campo e' obbligata: io sto con i malati", conclude Amato.


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