Strada dei Parchi, Apindustria scrive al Prefetto e chiede la verifica della concessione

18 Gennaio 2013   11:20  

L'Apindustria scrive al Prefetto, sull'Ausotrada dei parchi.

"Ci permettiamo di chiederLe di valutare l’opportunità di intervenire con azioni di verifica sulla concessione alla Strada dei Parchi S.p.A. da parte dell’A.N.A.S. delle tratte A24 e A25 con D.I. 24.04.2002 n. 87/1/C.P.O.P. registrato alla Corte dei Conti il 18/07/2002 e sulla sua corretta applicazione.

Tale atto, che, tra l’altro prevede una durata del tutto inopportuna (dal 01.01.2003 al 31.12.2029), ha, a ns. avviso, costituito un abuso di posizione predominante in quanto non esistono alternative possibili all’utilizzo dell’autostrade a causa dell’obsolescenza della rete ferroviaria e dell’impossibilità di una rete viaria scorrevole trattandosi in gran parte di zone di montagna.

Tale condizione sta causando aumenti indiscriminati da parte del gestore dell’A24 e A25, mai contestati dalla committenza, con gravissimo danno per l’economia locale di privati ed imprese, ai quali si aggiunge un totale disservizio che ha comportato gravissimi rischi anche per la sicurezza.

Questa gestione, a differenza delle precedenti, si è caratterizzata in questi anni per le ripetute e prolungate chiusure ad ogni cenno di intemperie climatiche costringendo spesso l’utenza a lunghe soste dentro le autostrade (anche per l’intera nottata) ed ai caselli a causa della totale mancanza di informazioni.

La Società giustifica gli aumenti con i costi elevati della manutenzione che, però, è svolta “in house” con percentuali che vanno ben oltre quelle consentite ed i disservizi con scusa di volta in volta più assurde e mai verificate.

Nella giornata di ieri si è arrivati a dichiarare che la colpa è degli automobilisti che effettuano manovre azzardate o che montano le catene nella corsia di sorpasso, ma appare del tutto evidente che tali dichiarazioni sono volte solo a nascondere gravi colpe ed inefficienze che, a ns. avviso, unitamente a quanto sopra riportato, potrebbero indurre l’A.N.A.S. alla revoca della concessione ed alla riapertura di un bando che tenga conto degli interessi dei cittadini e delle imprese locali.

Riteniamo che un Suo intervento in tal senso possa validamente contribuire ad una soluzione di un problema che ci sta facendo compiere un balzo indietro nel tempo rendendo questa Regione in gran parte isolata dal resto del Paese.

La ringraziamo per quanto potrà effettuare e Le porgiamo i ns. più sinceri saluti."

 


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