Stupro a Pizzoli: indagini secretate e interrogatori a raffica

16 Febbraio 2012   12:55  

Violenza sessuale all discoteca Quernica di Pizzoli a L'Aquila: La Procura ha disposto la secretazione degli atti relativi all’indagine. Un provvedimento che intende anche tutelare la privacy della vittima, e che permarrà fino a quando non saranno conclusi gli accertamenti da parte del Ris, Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Roma, che stanno completando in queste ore le analisi del dna sui sui reperti rinvenuti in particolare dentro l'automobile dove con forte probabilità si è consumato lo stupro.

Indagato per ora è un giovane militare di Avelllino professionista volontario del 33º Reggimento artiglieria dell'Aquila, fermato con gli abiti imbrattati di sangue nella notte di sabato scorso, poco dopo il ritrovamento della vittima, seminuda e svenuta sulla neve fuori il parcheggio della discoteca.

 Il giovane nel corso dell'interrogatorio ha affermato di aver avuto un rapporto consenziente con la ragazza, non avrebbe saputo dare spiegazioni sulle tracce di sangue rinvenute sui suoi abiti. Per tutta la giornata di ieri fino a notte fonda sono stati poi interrogate altre tre persone che si erano recati in discoteca insieme all'indagato. Due militari anche loro del 33º Reggimento artiglieria, uno campano, l'altro aquilano, e la ragazza di quest’ultimo.

Tutti e tre di età compresa tra i 20 e 22 anni. La vittima una studentessa universitaria alla facoltà  di ingegneria originaria del Lazio è intanto ancora ricoverata all'ospedale san Salvatore ed è ancora in stato di choc, assistita da psicologi e dai familiari.

Sta collaborando alle indagini l'amica del cuore con cui la vittima era andata in discoteca quella maledetta notte. Ma che ha lasciato il locale un'ora prima della chiusura del locale, e prima dell'accaduto.

Per permettere ulteriori rilievi nel locale, la discoteca è stata chiusa su provvedimento del questore dell'Aquila per 10 giorni, dopo la richiesta fatta dai carabinieri. Il gravissimo episodio scuote intanto l'opinione pubblica e il mondo politico. Condanne unanimi come ovvio.

L'università di Ingegneria dell'Aquila in una nota si è detta pronta ad offrire tutto il sostegno umano e materiale alla vittima. L'assessore Stefania Pezzopane torna a a chiedere l'attivazione nel capoluogo di un Centro antiviolenza. Il progetto era già in itinere, ma denuncia l'assessore, i fondi per realizzarlo sarebbero stati disposti e dirottati ad altri fini dall'ex-governo. Il neo ministro Fornero si è detta invece disponibile in auge il progetto.


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