Stupro di Pizzoli, sequestrata l'auto usata dai militari per andare in discoteca

16 Febbraio 2012   09:40  

La Procura dell'Aquila ha disposto la secretazione degli atti relativi all’indagine sullo stupro avvenuto la notte tra sabato e domenica scorsi alla discoteca "Guernica" di Pizzoli, nell'aquilano.

In queste ore gli esperti del Ris stanno procedendo all’esame dei reperti sequestrati nel luogo dove la giovane è stata ritrovata dopo l’aggressione. Primo tra tutti l’estrazione del Dna dai reperti acquisiti. 

E il gip del tribunale ha convalidato il sequestro dell’automobile con la quale i quattro sospettati sono arrivati in discoteca. Sul mezzo si cercano ulteriori reperti, anche se al momento non trova riscontri, in ambiti investigativi, l’ipotesi che la violenza possa essere avvenuta all’interno dell’abitacolo.

Oltre al militare campano, nel mirino degli investigatori due commilitoni del 33º Reggimento artiglieria Aqui, uno dei quali aquilano, e una donna, la fidanzata di quest'ultimo. I tre militari, tutti di età compresa tra i 20 e i 22 anni, sono dei "professionisti volontari" in servizio da un anno nel capoluogo abruzzese.

La vittima è ancora ricoverata, sotto choc e non è in grado di ricostruire quanto accaduto quella notte. 

Uno dei militari, al quale sono stati sequestrati abiti imbrattati di sangue, secondo quanto riferisce Il Centro è il principale sospettato di aver avuto un ruolo preminente nella vicenda. Del resto, si parte dalla sua ammissione di un rapporto sessuale con la donna definito "consensuale". Da definire è invece la posizione degli altri soldati e della ragazza che si trovava con loro. Si sospettano alcune omissioni che, a conti fatti, potrebbero pesare almeno quanto le azioni.


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