#TASI e #IMU, domani il 'Tax Day' sulla casa: 12 mld acconto per 20 mln di famiglie

15 Giugno 2015   11:33  

Il conto alla rovescia è quasi terminato: scade domani il termine entro il quale oltre venti milioni di famiglie dovranno versare l'acconto di Tasi e Imu, le tasse locali sulla casa.

Più nel dettaglio, secondo i calcoli della Uil, 19,7 milioni di proprietari di prima casa e 25 milioni di proprietari di altri immobili saranno chiamati al versamento della prima rata.

Il conto tra Imu e Tasi a giugno sara' di 12 miliardi di euro, di cui 9,7 miliardi di euro per la prima e 2,3 miliardi di euro per la seconda, dei quali 1,8 miliardi per la prima casa.

Per la Tasi il costo medio complessivo (tutti i comuni) e' di 180 euro medi, di cui 90 da pagare con l'acconto il prossimo 16 giugno.

L'aliquota media si attesta all'1,95 per mille.

Nelle citta' capoluogo pero' il costo della Tasi sale a 230 euro medi (115 euro l'acconto a giugno), con punte di 403 euro.

La città più tartassata è Torino con 403 euro di media annuale (202 di acconto), seguono Roma con 391 euro l'anno (196 di acconto) e Firenze con 346 euro l'anno (173 di acconto).

L'aliquota media nelle citta' capoluogo e' del 2,65 per mille.

In 1/3 dei capoluoghi l'aliquota e' al massimo: 3,3 per mille.

Le cifre salgono decisamente per l'acconto Imu sulle seconde case:

il costo medio in questo caso e' di 866 euro di cui 433 euro da pagare con l'acconto di giugno, con punte di 2.028 euro a Roma (1.014 euro l'acconto); 1.828 euro a Milano (914 euro di acconto); 1.792 euro a Torino (896 di acconto); 1.748 euro a Bologna (874 euro di acconto).

Al momento sono 1.490 i comuni che hanno pubblicato le aliquote per il 2015, per quelli che non lo hanno ancora fatto varranno le aliquote del 2014.

A meta' dicembre, con il versamento della seconda rata, i contribuenti pagheranno il conguaglio in base a eventuali aggiornamenti delle percentuali.

Al momento la tendenza generale e' parsa quella di confermare gli importi dello scorso anno, anche se ben 173 comuni (tra cui 5 citta' capoluogo) hanno rivisto le aliquote al rialzo.

In particolare ad Enna l'aliquota passa dall'1 per mille dello scorso anno (non aveva pubblicato), al 2,5 per mille di quest'anno; a Modena si passa dal 3,1 per mille al 3,3 per mille; a Sondrio dal 2 per mille al 2,5 per mille; mentre a Potenza la detrazione fissa di 100 euro viene diminuita a 50 euro e quella per i figli minori passa da 50 euro a 25 euro; a Treviso la detrazione fissa di 200 euro passa a 150 euro.

Conto salato anche per i proprietari di negozi e uffici. Secondo la Cgia di Mestre, tra il 2011 (ultimo anno in cui si e' pagata l'Ici) e il 2014, la tassazione sugli immobili strumentali ha subito una vera e propria impennata: il gettito complessivo sulle attivita' produttive e' passato infatti da quasi cinque miliardi di euro a oltre dieci miliardi.

Nello specifico si e' registrato un aumento del 142% per uffici e studi privati; +137% per negozi e botteghe; +107% per laboratori di arti e mestieri; +101% per gli istituti di credito; +94% per gli immobili a uso produttivo.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore