Tangenti, Ezio Stati racconta i momenti del suo arresto

04 Settembre 2010   17:19  

Racconta i primi attimi del suo arresto Ezio Stati, l'ex capogruppo regionale di Forza Italia arrestato e poi scarcerato nell'ambito di un'inchiesta su presunte tangenti nel post terremoto aquilano. In una lettera indirizzata alla stampa narra di come il due agosto, intorno alle 6, fecero irruzione nella sua abitazione, gli agenti ella Squadra Mobile di Pescara. Cercavano - ricorda Stati - un televisore "grosso grosso" che in casa non c'era. Quello sarebbe stato il regalo di Vincenzo Angeloni per presunti favori, stando almeno all'ordinanza del Gip. La moglie di Stati, intanto, era gia' partita di buon'ora per Assisi. "Mi e' sembrato di essere su un set Televisivo misto fra il Grande Fratello e Scherzi a Parte" dice Stati. Erano circa le sei quando suona il campanello. "Polizia! Apro - ricorda ancora Stati - e tre o 4 poliziotti in borghese, quasi rigettandomi dentro casa, si qualificano: 'Questura di Pescara Squadra Mobile Criminalita' organizzata, dobbiamo effettuare una perquisizione, chiami il suo avvocato'. La mia risposta fu, non avendo niente da preoccuparmi , 'non c'e' bisogno di chiamare l'avvocato posso farne a meno". Dopo qualche istante si materializza anche il Dottor Zupo e non ricordo se lui o altro mi chiesero Dove fosse collegato il Televisore (grosso grosso) . Gli feci notare quelli che avevo, ma nessuno di questi rispondeva alle caratteristiche di quello che cercavano. Frastornato, cercavo di capire qualcosa. Intanto gli uomini della polizia aumentavano e dentro di me dicevo : ma tutta questa gente per un televisore grosso grosso, che se ci fosse lo vedrebbe anche un cieco". Da li' iniziarono una perquisizione meticolosa non solo nell' abitazione di Enzo Stati ma in tutte le pertinenze compreso il grottino, magazzino, garage , la sua auto e quella di sua moglie; ed infine negli uffici di Daniela Stati in Piazza della Repubblica, ad Avezzano, portando via computer e qualsiasi altro elemento cartaceo che per loro potesse avere un senso.

"Ma non erano venuti per un televisore grosso grosso", si chiede Stati. "Intanto prosegue l'ex capogruppo di Forza Italia - erano arrivati gli avvocati Milo e Iacone, firmai i verbali di perquisizione e mi comunicarono che ero agli arresti. Fra lo stupore, l'angoscia , il non volerne prendere atto ma tant'e'. Cosi' recitava il mandato di cattura firmato dal Gip Quindi partenza verso L'Aquila , solita routine impronte foto e con l' ordine di custodia cautela tra le mani, carcere " Le Costarellle" L'Aquila cella numero 1. In quei momenti la mente ti si affolla di pensieri, di tanti perche'. La famiglia, gli amici, la gente , mia figlia e mio genero ( perche' subito dopo appresi dagli avvocati che la stessa cosa stava avvenendo a casa di Daniela )e dentro mi me pensavo: e tutto per un televisore grosso grosso." Pero' hanno fissato l'interrogatorio di garanzia per il giorno seguente, un errore, un fraintendimento domani chiariro' e tutto mi sembrera' uno scherzo. Passate le prime ore di panico iniziai a leggere l'ordinanza di custodia cautelare e a rendermi conto di cosa si trattasse. I reati a me contestati erano tutti incentrati su intercettazioni telefoniche, e da quelle poche frasi cercavo di ricordare quello che potevo, ma da quello che ricordavo era tutto incentrato su un colloquio con Angeloni nello studio di Daniela Stati, ma di fatto a disposizione di tutto il gruppo degli amici quale riferimento per attivita' politiche . Con Angeloni con il quale mi lega una conoscenza ventennale non ho mai avuto nessun legame d'affari,ne' tantomeno con Sabatino Stornelli e il rapporto con i due riguardava esclusivamente quella nascente compagine sportiva , sganciata da qualsiasi iniziativa riguardante il ruolo e le funzioni di Daniela Stati . Quei colloqui riportati dettagliatamente su tutti i giornali me li ricordavo benissimo, si parlava di partecipazioni , compensi , realizzazioni di impianti sportivi ecc. ecc. e regalie proposte da Enzo Angeloni e tutte riguardanti prospettive, iniziative, della Valle del Giovenco. Perche' io e Angeloni in carcere, il compagno di Daniela agli arresti domiciliari e Sabatino Stornelli solo con la limitazione di non lasciare il comune di Roma? Comune dove risiedono tutte le societa' coinvolte in questa inchiesta ?. Mistero . Poi mi sono dato una ragione, una ragione filosofica: forse perche' era caldo... meglio stare al fresco! Le indagini non sono ancora concluse e non posso per il momento dare tutte le spiegazione pubblicate dalla stampa Quello che ho raccontato con leggerezza - afferma Stati - e' solo lo spezzone di una vicenda drammatica con ruoli e protagonisti che si accavallano su scene diverse. Hanno voluto colpire un intera famiglia rimasta sola , senza la solidarieta' (neanche quella pelosa di quel partito garantista nel quale milita). Solidarieta' mancata dal Partito ma non da tanti amici ed elettori, resta unita' e solidale nella certezza che nella distinzione dei ruoli nessuno di noi ha commesso alcun reato. Seguiranno altre puntate, preannuncia infine Ezio Stati.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore