Tangenti Pescara, al processo D'Alfonso racconta dei viaggi pagati da Toto

17 Ottobre 2011   12:43  

"Ho partecipato ripetute volte a viaggi con la famiglia Toto. Sto riordinando la memoria e dettagliero' quanti viaggi ho fatto in venti anni di amichevoli rapporti con la famiglia Toto. In merito al viaggio a Santiago di Compostela posso dire che gli aspetti organizzativi non sono stati a carico della mia famiglia". Sono le dichiarazioni spontanee dell'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso rese, oggi, al tribunale collegiale del capoluogo adriatico nel corso del processo su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune.

L'ex primo cittadino ha preso la parola dopo la richiesta del pm Gennaro Varone di una rogatoria internazionale per accertare dall'autorita' spagnola le modalita' di soggiorno e di pagamento di un viaggio a Santiago di Compostela delle famiglie Toto e D'Alfonso.

Il processo e' proseguito poi con le deposizioni dei testimoni della difesa. In paticolare sono stati ascoltati un ex dipendente e un dipendente del Comune di Pescara che hanno riferito degli affidamenti diretti dei lavori sotto i 100mila euro, sostenendo che le ditte venivano scelte a rotazione tra quelle che avevano sempre lavorato per il Comune. A proposito degli affidamenti diretti i due hanno anche parlato dei rapporti tra il Comune e la ditta Cardinale che ha realizzato dei lavori alla villa di D'Alfonso a Manoppello (Pescara). I testimoni hanno detto che non sapevano che la ditta aveva effettuato interventi per l'ex sindaco. Il processo riprendera' il 14 novembre.


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