Tangenti Spoltore: il Gip: "Roselli e Vernamonte controllavano l'attività del sindaco Ranghelli"

26 Luglio 2011   14:58  

"Un ruolo di primaria importanza". Cosi' il gip del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, definisce le posizioni di Marino Roselli e Luciano Vernamonte.

"I due", scrive il gip, hanno "un notevole seguito elettorale e per tale motivo, essendo in grado di controllare voti determinanti per la elezione alla carica di sindaco e per la costituzione ed il mantenimento delle maggioranze necessarie al governo, assumono una posizione di vero e proprio controllo sull'attivita' dell'attuale sindaco e di tutta l'amministrazione comunale, potendo asservire le scelte assembleari ai loro interessi di natura privata".

Per il gip "il sindaco strumentalizzava i poteri connessi alle sue funzioni pubbliche per tradurre le decisioni prese nelle cabine di regia in atti aventi efficacia amministrativa, contrari ai suoi doveri d'ufficio in quanto violativi delle norme sul buon andamento, imparzialita', trasparenza, efficacia ed economicita' della pubblica amministrazione. In particolare proponeva delibere di natura 'clientelare' , adoperandosi per la loro approvazione, e non esitava a compiere o delegare attivita' illecite, tra cui i reati di concussione e falso, pur di ottenere i risultati auspicati".


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