Teatrozeta, Morgese porta in scena "Masaniello. 1647, a Napoli è rivoluzione"

Il 2 e il 3 aprile

30 Marzo 2011   23:27  

Domenica 03 aprile 2011, alle ore 11:00 presso il Ridotto del Teatro Comunale di L'Aquila, ci sarà lo spettacolo per bambini "Mastro gatto e i suoi stivali" di Antonello Santarelli, con Valentina Franciosi e Valerio Cerasoli.
Poi, in serata dello stesso giorno, 03 aprile 2011, e luogo, al Ridotto del Teatro Comunale di L'Aquila, alle ore 18:30 ci sarà una replica di "Masaniello. 1647, a Napoli è rivoluzione", regia di Brando Minnelli, con Manuele Morgese, Rossella Teramano, Luca Serani, Andrea Fiorillo e Desirée Parisi.

Lo stesso spettacolo su Masaniello sarà in scena il giorno precedente, il 02 aprile 2011, a Pescara presso l'Auditorium Flaiano alle ore 21:00.

Masaniello. 1647, a Napoli è rivoluzione - LA STORIA

Napoli ha prodotto molti miti. Nel corso della sua storia millenaria ha di frequente creato personaggi e simboli che hanno poi avuto una loro autonoma vita rimanendo nella memoria della gente. Masaniello è senza dubbio uno di tali miti: il personaggio storico, già per suo conto avvolto da un alone di mistero e di tragica grandezza, ha finito col diventare in tre secoli e mezzo il simbolo della ribellione ai soprusi del potere, espressione della libertà del popolo, ma anche, in negativo, il simbolo del ribellismo rozzo e distruttivo  della plebe. Tratto all’improvviso dall’oscurità di un’anonima e misera esistenza, nel volgere di soli dieci giorni Masaniello sale al vertice del potere per piombare altrettanto repentinamente nell’abisso della follia, del tradimento, dell’assassinio. La rivoluzione di Masaniello si svolse dal 7 al 16 Luglio 1647, una rivoluzione che coglie l’origine e il significato stesso del mito, per tanti napoletani e non, tutt’ora vivo.

(Tratto da Masaniello di Vittorio Dini, Newton, Roma 1999)

Note di regia

In scena, quattro giovani attori narrano la storica vicenda di Masaniello, pescivendolo, Lazzaro, eroe della rivoluzione partenopea del 1647.
Lo spettacolo vanta una originale dinamicità: il ritmo incessante bandisce la noia e la monotonia.
La regia segue canoni in cui si mescolano generi differenti, teatrali e non.
Alle note suggestive del Lacrimosa (Requiem) di Mozart si mescola il ritmo incessante dei tamburi del Bronx, dal suono degli Angra o Pearl Jam, ai ritmi partenopei delle tarantelle.
Una luce soffusa, due tagli laterali di luce che squarciano il buio,un fondale nero su cui poggia una rete da pesca, un trono, un tavolo e velluti rossi: questa la scena
Gli attori indossano mantelli, cappelli o altri pochi elementi, segni che disegnano i corpi: questi i costumi. 

Questo lavoro nasce in un contesto storico dominato dal qualunquismo e dalla stupida e banale devozione alle apparenze del consumismo di massa che riescono ad infiltrarsi, ogni giorno di più nei sacri domini dell’arte e della sua produzione. Questo spettacolo è figlio di un contesto sociale in cui i giovani e ancor di più i giovani artisti non riescono ad esprimersi. Da questo sottostrato nasce il “fresco” spettacolo su Masaniello.

 

Autore e protagonista: Manuele Morgese, nei panni di Masaniello. 

Altri interpreti: Andrea Fiorillo, nel ruolo del Cardinale, Désiréé Parisi, nei panni di Bernardina, Rossella Teramano in quelli del Banditore e Popolana, Luca Serani nel ruolo del Vicerè

Prodotto dalla Compagnia TEATROZETA

Durata: un’ora e venticinque minuti


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