Telecamere per sorvegliare il rione di via Caduti per Servizio a Pescara

24 Marzo 2012   10:07  

“Entro lunedì mattina gli elettricisti del Comune inizieranno la sistemazione del citofono distrutto da un incendio in via Caduti per Servizio, al civico 15. Non ci arrenderemo alla brutalità di chi tenta di imporre la legge della paura a Fontanelle e soprattutto l’amministrazione comunale non sta prendendo in giro alcuno. Già la prossima settimana ci sarà un incontro presso la Regione Abruzzo con l’Ater che dovrà presentare un progetto di sfratti utilizzando i 100mila euro a disposizione, e di cui ancora non conosciamo la destinazione. Nel frattempo stamane è stato effettuato un sopralluogo per l’installazione delle telecamere nel rione, mentre nella notte la Polizia municipale è riuscita a sventare un tentativo di occupazione abusiva di un alloggio murato”. Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco intervenendo sulla situazione in via Caduti per Servizio.

“Ancora una volta – hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore Del Trecco – ribadiamo la nostra assoluta vicinanza e solidarietà ai cittadini di via Caduti per Servizio e di Fontanelle, come pure a Nello Raspa e all’Associazione Codici che sta portando avanti la battaglia per la legalità avviata dall’Associazione ‘Insieme per Fontanelle’. Siamo sicuri che, quando l’amico Pettinari stamane ha espresso sconforto sentendo le Istituzioni lontane, non faceva riferimento all’amministrazione comunale che ha praticamente contatti quotidiani con via Caduti per Servizio, grazie anche al Presidio fisso della Polizia municipale con l’impiego dell’Unità mobile. Stamani abbiamo appreso dell’ennesimo gesto intimidatorio, ossia il rogo di un citofono: sul posto si è recata direttamente l’assessore Del Trecco per effettuare un sopralluogo. Il danno causato è ingente perché le fiamme hanno danneggiato non solo l’impianto esterno, ma anche i fili elettrici interni. Lunedì i nostri elettricisti cominceranno a lavorare per eseguire i lavori di ripristino e garantire la normalità nel più breve tempo possibile perché l’amministrazione comunale non si arrende alla microcriminalità. E soprattutto non mente ad alcuno: innanzitutto ricordiamo che in via Caduti per Servizio sono stati eseguiti non 4, ma circa 12 sfratti perché molti sono stati eseguiti prima che nel quartiere si accendessero i riflettori a causa degli atti vandalici e intimidatori. Ora l’Ater dispone di 100mila euro, fondi regionali, da spalmare in sfratti a livello provinciale, tenendo conto che tutti i provvedimenti possono avvenire sulla base di atti di sequestro e invece molti casi indicati dai cittadini in via Caduti per Servizio, in alloggi comunali, riguardano non tanto famiglie abusive, ossia che sono entrate negli alloggi dopo averne sfondato i portoni, quanto cittadini morosi, che peraltro hanno già ricevuto dal Comune le lettere di sgombero. La situazione è tutta aperta, e ribadiamo ai residenti del quartiere la nostra assoluta presenza. Intanto stamane – ha ancora detto il sindaco Albore Mascia – l’assessore Del Trecco ha anche effettuato il sopralluogo per verificare quante telecamere dovremo installare nel quartiere e anche dove. Probabilmente procederemo per step, e sicuramente gli impianti dovranno essere posizionati a ridosso dei numeri civici più a ‘rischio’, oltre che dinanzi alla sede dell’Associazione Insieme per Fontanelle, presso il parco e la nuova palestra in corso di realizzazione. Entro pochi giorni sottoporremo ai residenti il progetto che verrà redatto dall’Ufficio Ced del Comune. La notte scorsa, invece, la Polizia municipale ha sventato il tentativo di occupazione di un alloggio Ater in via Caduti per Servizio, al civico numero 51. Alcuni utenti richiamati da strani rumori che provenivano dall’androne del palazzo hanno allertato i vigili urbani che sono accorsi sul posto con una pattuglia. Evidentemente il lampeggiante deve aver messo in fuga gli autori del gesto: quando la Polizia municipale è arrivata al secondo piano ha trovato una porta murata mezza sfondata, con arnesi vari abbandonati a terra. Stamane gli operai dell’Ater hanno già richiuso il varco, a dimostrazione che la collaborazione tra Istituzioni e territorio funziona”.

 

 


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