Telfonata Berlusconi- Del Turco: niente tasse e commissariamento

07 Giugno 2008   14:25  

Una lunga telefonata tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, ha evitato nella notte l'arrivo del Commissario ad acta per il rientro dal deficit sanitario che il Governo avrebbe dovuto nominare nel prossima seduta del Consiglio dei ministri. E l'Abruzzo ha evitato così l'aumento forzoso dell'Irap e dell'addizionale Irpef.

Non è stata una partita facile - ha commentato il presidente Del Turco oggi in conferenza stampa - e ha ringraziato per la lealtà il presidente Silvio Berlusconi e il sottosegretario Gianni Letta, il cui ruolo è stato determinante. L'ostacolo maggiore, rivela Del Turco, è stato rappresentato dalla presenza nel governo di un partito dei falchi, capeggiati dal governatore della Regione veneto Giancarlo Galan, che fino all'ultimo ha perorato la causa del commissariamento e dell'inasprimento fiscale a danno della nostra regione, e ha addirittura dell'interdizione dei presidenti che non rispettano i piani di rientro. Misure esaltate come esemplari punizioni dall'alto valore pedagogico. E questo sottolinea Del Turco è un chiaro esempio di cosa intende la Lega per federalismo fiscale. Scampato il pericolo tasse e commissariamento, nei prossimi giorni partirà la trattativa che dovrà individuare le misure per coprire il deficit sanitario. Tre le ipotesi in campo: un prestito trentennale da parte del governo, l'allungamento del periodo di validita' del piano di rientro che, anziche' scadere il 31 dicembre del 2009, potrebbe essere dilazionato al 31 dicembre 2010. La terza possibilità' riguarda l'allungamento del periodo della cartolarizzazione. "L'Abruzzo non ha chiesto di pagare una lira di meno", ribadisce Del Turco. Certo è ora bisogna capire cosa concretamente significherà rendere il piano più flessibile e nello stesso tempo più rigoroso.

TF


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