Una serie di dispiaceri e recenti disavventure l'avevano indotta a rivalutare al ribasso la propria esistenza: cosi' Giorgia, nome di fantasia, ha deciso di porre fine alla propria vita. Un'ultima chiamata all'ex coniuge che risiede fuori regione e poi l'esecuzione lucida della tragica volonta'. Giorgia si e' recata con la propria auto in una localita' isolata vicino le grotte di Stiffe, a San Demetrio ne' Vestini.
Ha collegato, con un tubo, lo scappamento al finestrino anteriore, ha assunto alcuni sonniferi, e si e' chiusa dentro l'abitacolo della macchina insieme ai suoi cani, compagni di una vita e compagni inconsapevoli anche di questa sventura.
L'ex coniuge, compresi i fatti e convinto della determinazione del gesto, ha pero' immediatamente chiamato il 112 ed e' stato messo in contatto con i carabinieri della Centrale Operativa di L'Aquila, alla quale ha riferito l'intera vicenda.
I militari, allertate anche le altre forze di polizia, si sono immediatamente attivati coordinandosi efficacemente per rintracciare la donna.
Cosi', mentre l'operatore di centrale contattava la sventurata, tentando di instaurare con lei un rapporto personale per farla desistere e convincerla a fornire indicazioni utili ad individuare la propria posizione (cosa che purtroppo non e' accaduta), si e' proceduto ad una preliminare verifica delle celle telefoniche attivate: il ponte ripetitore di S. Demetrio.
Un'area comunque troppo vasta ma che i carabinieri hanno cominciato a battere palmo a palmo, consapevoli che il tempo, in questo caso, poteva giocare solo a sfavore. Cosi' immediatamente il personale del Reparto Operativo ha avviato le procedure per la localizzazione dell'apparecchio.
Tempi brevi, resi ancora piu' frenetici dalle informazioni fornite dal militare della centrale che, in contatto con la donna, segnalava una progressiva perdita di coscienza, cercando comunque di mantenerla sveglia e reattiva.
Autorizzati in via d'urgenza dal magistrato di turno, David Mancini, i carabinieri hanno tracciato quindi la posizione del telefono localizzato in localita' Stiffe; una localizzazione che, pur avendo un relativo margine di errore, ha consentito alle pattuglie presenti sul territorio di concentrarsi sul posto.
Proprio li', in una stradina sterrata, nel buio piu' totale, con i vetri oramai appannati, e' stata individuata la macchina. All'interno, Giorgia, quasi completamente incosciente ed i suoi cani accovacciati sul sedile posteriore. I militari hanno aperto la portiera e, nell'attesa dei soccorsi, che erano comunque stati preallertati, hanno costretto la donna a camminare, restare sveglia, dialogare. La donna, determinata nel proprio intento, e' stata salvata per un soffio.
Giunta l'ambulanza, Giorgia e' stata convinta, solo dopo una lunga opera di persuasione posta in essere dai bravi paramedici e dai militari, a farsi trasportare in ospedale per sottoporsi ai necessari controlli e cure.
Giorgia ora e' salva e salvi sono anche i suoi amici a quattro zampe che, per tutto il tempo, sono rimasti, affettuosi, al fianco della loro padrona e che, adesso, sono stati temporaneamente affidati ad un conoscente della donna che se ne prendera' cura.
Una corsa contro il tempo che, grazie alle sinergie poste in essere ed alla caparbia tenacia dei carabinieri si e' conclusa felicemente.