Tentativo di furto di documenti nella cassaforte del Pm Rossini

Alfano inaugura nuova sede Tribunale

26 Maggio 2009   14:24  

La Giustizia aquilana ritrova casa, in un edificio del Consorzio industriale in località Bazzano, rimasto illeso dal sisma, e che ospiterà i quattro uffici giudiziari cittadini, ovvero la corte d'Appello, la Procura,  la Procura generale e il Tribunale. A tagliare il nastro, questa mattina, il ministro della giustizia Angelo Alfano. "Siamo lieti di questa giornata - ha affermato il ministro davanti ale massime autorità abruzzesi e cittadine - che è la prova di efficienza e presenza dello Stato,  ed è un passo verso il ritorno alla normalità".
Per quanto riguarda il paventato rischio di infiltrazioni mafiose nella ricostruzione post-terremoto il ministro aggiunge e rassicura:
"Non alimenterei allarmismi, le infiltrazioni possono annidarsi in tutte le opere pubbliche. Abbiamo posto in essere un severissimo pacchetto di norme che contrastano la mafia , che includono gli imprenditori che sono stati d'accordo nel denunciare, in caso di tentativo di estorsione, e che mirano a prevenire le infiltrazioni nelle amministrazioni pubbliche". Secondo Alfano, i magistrati hanno leggi a disposizione per evitare questi fenomeni. "Siamo convinti - ha proseguito - che atti di sciacallaggio derivanti da infiltrazioni non avverranno. Il controllo dello Stato è vigile. Siamo fiduciosi che la ricostruzione procederà velocemente e nel pieno rispetto delle leggi della Repubblica". Alla domanda se il G8 aumenterà l'attività giudiziaria, il ministro ha risposto "L'organizzazione sta andando benissimo".


Una sede provvisoria che durerà finchè non sarà rimesso posto il vecchio palazzo di giustizia, osserva il presidente della Corte di Appello Mario Della Porta, che però aggiunge, rivolgendosi direttamente al ministro: l'emergenza non è solo logistica, occorre personale per smaltire i processi che vanno via via accumulandosi.

Ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione anche il procuratore Alfredo Rossini, che fa una rivelazione inquietante: "Qualcuno ha cercato di aprire la mia cassaforte nel vecchio palazzo del Tribunale. L'abbiamo trovata con le chiavi nella serratura" L' episodio è stato scoperto nei giorni scorsi, ma sottolinea Rossini non sono stati sottratti i fascicoli riposti nella cassaforte, perchè evidentemente osserva il Procuratore, chi è entrato nottetempo nel Tribunale non cercava quelli. "Ovviamente i documenti importanti non lo teniamo lì - conclude  con un sorriso Rossini - non siamo così ingenui".

Per quanto riguarda l'inchiesta il Procuratore Rossini ribadisce che novità si avranno solo a settembre. "Sta proseguendo - ha aggiunto - il lavoro dei periti. Ho avuto modo di vedere i risultati dei carotaggi sul cemento armato e ho notato una particolarita' che le successive analisi di laboratorio potrebbero confermare: il pietrisco usato per il cemento, si spera armato, proviene da cave abruzzesi". Per il momento insomma niente sabbia di mare nei pilastri.

Filippo Tronca

 


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