Teramo: crollo della discarica La Torre, al via il processo

10 Marzo 2011   11:46  

Era il febbraio 2006 quando tonnellate di rifiuti della discarica La Torre di Teramo crollarono. Oggi, cinque anni dopo, si apre il processo che vede imputato, fra gli altri, il presidente della Regione Chiodi, all'epoca dei fatti sindaco di Teramo.

Davanti al giudice monocratico Domenico Canosa sfileranno i primi testi citati dall’accusa del pm Stefano Giovagnoni nel procedimento: stamattina ci sarà anche Francesco Di Diomede, presidente del comitato dei cittadini della zona, altri cittadini e dieci ufficiali di polizia giudiziaria.

Gli altri testimoni dell’accusa saranno ascoltati nelle prossime udienze del 24 marzo e del 14 aprile. Successivamente sarà la volta dei testi della difesa.

Alla sbarra, con varie accuse, ci sono: Ernino D Agostino, ex presidente della Provincia, 49 anni; Berardo Rabbuffo, ex vice sindaco di Teramo, 43anni, attuale consigliere regionale di Fli; Massimo Di Giacinto, ex dirigente regionale rifiuti, 58 anni; Franco Gerardini, dirigente regionale rifiuti, 56 anni; Claudio Ruffini, ex presidente della Provincia, 55 anni, attuale consigliere regionale del Pd; Maria Pia Gramenzi, dirigente dell’Arta, 67 anni; Maria Daniela Marcozzi Rozzi, dirigente dell’Arta, 55 anni; Angelo Sperandio, ex sindaco di Teramo, 69 anni; Ferdinando Di Sanza, dirigente provinciale ambiente, 62 anni.


Mentre sono stati assolti, a maggio dell’anno scorso, al termine di un rito abbreviato, dal gup Marina Tommolini, i tre tecnici incaricati dal Comune e finiti sotto accusa insieme agli altri: Carlo Taraschi, Roberto Di Giovanni e Marcello Catalogna.  I tre erano accusati di falso ideologico per aver riportato nei progetti di ottimizzazione della discarica un dato che l’accusa riteneva fittizio. Il gup, dopo aver predisposto una propria perizia, li ha assolti perchè il fatto non sussiste.


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