Teramo: l'Arit condannata a risarcire i dipendenti per 400mila euro

03 Aprile 2012   16:57  

Il giudice del Lavoro di Teramo, Luigi Santini, ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno in favore dei lavoratori dell'Agenzia Regionale per l'Informatica e la Telematica con sede a Tortoreto (Teramo) che, dopo aver superato il concorso pubblico, non sono stati assunti dall'Ente con contratto a tempo indeterminato, bensi' con contratto a tempo determinato della durata di un anno. Per ciascuno dei lavoratori vincitori del concorso e non ancora assunti, l'Arit dovra' pagare un risarcimento pari a venti mensilita' del trattamento retributivo globale di fatto, oltre a interessi, rivalutazione monetaria e spese legali.

"Si tratta di somme ingenti, piu' di 400mila euro, che l'Arit deve sborsare per risarcire gli 8 lavoratori che hanno fatto ricorso - dice Monia Pecorale della Cgil Funzione Pubblica. A questi, e' facile immaginare che si potranno aggiungere i ricorsi degli altri 12 lavoratori vincitori di concorso pubblico che subiscono lo stesso trattamento e che potrebbero decidere, ora, di agire legalmente".

Il difensore dei lavoratori, Lorena Di Giambattista, auspica una conclusione transattiva della vicenda. La Fp Cgil lancia l'allarme per i conti pubblici: "L'esecuzione della sentenza nei termini risarcitori esporra' l'Arit al pagamento di centinaia di migliaia di euro e cio' oltre a rappresentare l'ennesimo spreco a danno dei cittadini potrebbe determinare la riduzione di personale precario altamente qualificato che svolge attivita' essenziali per il funzionamento dell'Agenzia. Ci auguriamo prevalgano il buon senso e la responsabilita' nella gestione di questa partita per il bene dei cittadini e dei lavoratori che hanno da poco avuto, tra l'altro, la proroga dei loro contratti di lavoro per un altro anno". 


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