Teramo, lavori al teatro romano. Italia Nostra: "Disatteso il cronoprogramma"

30 Gennaio 2013   10:34  

Riceviamo e pubblichiamo

L’Associazione “Teramo Nostra”, vigilante permanentemente sui lavori del Teatro Romano D’Interamnia, lunedì 28 gennaio è intervenuta dapprima sul cantiere dove era in corso lo spostamento dei reperti archeologici, per sapere quali erano i criteri scientifici adottati per la catalogazione, distinguendo tali reperti da quelli non appartenenti al Teatro.

Successivamente, nel pomeriggio, una delegazione di “Teramo Nostra” si è recata a L’Aquila, presso la Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali, per verificare e prendere visione della documentazione prodotta in merito alla distinzione di tali reperti. Dopo un’ampia discussione sulla visione più generale inerente al recupero e alla riabilitazione funzionale del Teatro D’Interamnia, l’Associazione “Teramo Nostra” ha denunciato non solo i ritardi sulle fasi lavorative del crono-programma, disattese pretestuosamente per non attuarlo, accontentandosi solo del recupero parziale realizzato finora, ma anche le strumentali dichiarazioni rilasciate dai funzionari della Sovrintendenza.

Costoro hanno infatti avanzato l’ipotesi dell’affidamento del progetto di recupero del Teatro Romano al Prof. Carbonara, disattendendo così il concorso internazionale di progettazione che dovrà essere bandito e già previsto nel crono-programma.

Fondamentale è per “Teramo Nostra” un progetto di recupero che preveda l’indispensabile e prioritario abbattimento dei due caseggiati incongrui Adamoli e Salvoni, esistenti sulla cavea. Apprezziamo il diligente lavoro svolto dall’archeologa nella catalogazione dei reperti ma siamo molto preoccupati dalle sue opinioni personali circa la possibilità di non poter ricostruire i quattro fornici. Naturalmente con il placet della stessa Sovrintendenza, esprimendo con questo una scuola di pensiero ormai superata, inadatta e non contemporanea. Potremmo fare diversi esempi di aree archeologiche dove viene invece praticato il recupero e la ricomposizione con i reperti ritrovati nel sito.

“Teramo Nostra” e l’Associazione “Italia Nostra” di Teramo, invitano pertanto il Presidente della Giunta Regionale Gianni Chiodi, proprietario del caseggiato Adamoli e il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi a produrre atti concreti che ad oggi mancano, (abbattimento caseggiati Adamoli e Salvoni e il bando internazionale di architettura per il recupero del Teatro Romano) come previsto nel crono-programma, aldilà delle demagogiche dichiarazioni che si sono susseguite in questi 1200 giorni di Governo.

Piero Chiarini Arch. Hector Cavone Felicioni  e il Presidente di “Teramo Nostra” Presidente Sezione di Teramo “Italia Nostra”


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