Teramo nostra ovvero, pittura, poesia e musica
Con il patrocinio della Provincia di Teramo è stata inaugurata sabato 15 giugno la personale del pittore atriano Antonio Pavone.
La mostra omaggio, allestita nelle sala della sede di Teramo Nostra, è stata presentata dal preside Emilio Marconi e dal pittore Sandro Melarangelo, che ha ricordato il primo insegnamento del Pavone nel Liceo Classico Delfico durante la guerra e in quell'occasione la frequentazione assidua con il padre Giovanni nella bottega d'arte in via Giosuè Carducci dove si riunivano gli artisti teramani e abruzzesi, tra cui Venanzo Crocetti, Guido Montauti, Salvatore Fumo, Pasquale Fabbri, Amilcare Rambelli, Carlo Verdecchia e Tommaso Cascella.
Antonio Pavone, giovanissimo, era componente di questo cenacolo d'arte. Le sue partecipazioni alle mostre regionali d'arte del 1957/59/61 testimoniarono lo sviluppo della sua arte in relazione alla figurazione.
Più tardi, il Pavone, andò ad insegnare all'estero dove rimase lungo tempo. Ritornò comunque in Atri, la sua città d'origine, riallacciando rapporti con gli artisti della sua regione. Alla cerimonia è intervenuto il Presidente della Provincia di Teramo Walter Catarra.
La serata, d'arte e di cultura, è proseguita con un interessante recital di poesie di Silvano Toscani, di cui si conoscevano delle poesie recitate da lui in occasioni di simposi d'arte e di cultura.
Apprezzato dai poeti Alfonso Sardella, Enzo Rosa e Giammario Sgattoni, ha lavorato in silenzio, appartato, componendo comunque sempre, ma dando solo a pochi intimi il piacere della lettura delle sue ispirazioni dalla particolare poetica di forte temperamento moderno.
La presentazione è stata fata dallo scrittore poeta Giovanni Di Girolamo, responsabile della Sezione "Letteratura" dell'associazione.
Le musiche al piano sono state eseguite dal Maestro Franco Di Donatantonio, molto apprezzato dalla platea oltre che per la magistrale esibizione per la sua incommensurabile originalità nell'interpretazione delle opere.
