Terremoto a Roma: "Non ci credo, ma se posso vado via". La paura senza fondamento

La presunta previsione risalente a Raffaele Bendandi non esiste

13 Aprile 2011   09:36  

“Non ci credo però..” è un po' questo il leit motiv che circola a Roma, sulla presunta previsione di un sisma che l'11 maggio 2011 dovrebbe toccare la città eterna.

L'ultimo significativo evento tellurico nella città capitale d'Italia risale al 1349, quando caddero giù come birilli interi palazzi.

Era ail 9 settembre 1349 il sisma ebbe origine nell’Appennino centrale, fra Perugia e Benevento, ed ebbe effetti devastanti.

Secondo la testimonianza di Matteo Villani (sec. XIV), i danni in Roma furono decisamente consistenti, almeno su alcuni edifici di rilievo: «[i terremoti] feciono cadere il campanile della chiesa grande di San Pagolo, con parte della nobile torre delle Milizie, e la torre del Conte, lasciando in molte parti di Roma memoria delle sue rovine».

A Petrarca (1351), che si trovava a Roma per il Giubileo del 1350, la città apparve prostrata: «Roma è stata scossa da un insolito tremore, tanto gravemente che dalla sua fondazione, che risale a oltre duemila anni fa, non è mai accaduto nulla di simile. Caddero gli antichi edifici trascurati dai cittadini ammirati dai pellegrini, quella torre, unica al mondo, che era detta del conte, aperta da grandi fenditure si è spezzata ed ora guarda come mutilata il proprio capo, onore della superba cima sparsa al suolo; inoltre, benché non manchino le prove dell'ira celeste, buona parte di molte chiese e anzitutto di quella dedicata all'apostolo Paolo è caduta a terra la sommità di quella Lateranense è stata abbattuta, tutto ciò rattrista con gelido orrore l'ardore del giubileo».

Forse anche in considerazione dell'afflusso dei pellegrini per il Giubileo, Clemente VI si preoccupò del restauro di alcune delle più importanti chiese della città che avevano subito danni a causa del sisma. Secondo vari documenti pontifici riguardanti i restauri, sono attestati danni per le basiliche di S. Paolo, di S. Pietro e di S. Giovanni in Laterano. Autori posteriori riportano notizie di danni anche relativamente a qualche altro importante edificio, notizie però di cui non si è ancora avuto riscontro in documenti contemporanei.

Questi i dati storici e ufficiali. Nulla di ufficiale invece esiste sulla presunta previsione di un sisma a Roma l'11 maggio 2011.

Non esistono al momento strumentazioni e studi che permettano di individuare parametri così precisi sui futuri terremoti: luogo e data precisa, tanto più se questa previsione va oltre le 24/48, range massimo di prevedibilità presunta di un sisma.

Eppure, una sola voce, non suffragata da nessun dato scientifico è corsa velocissima inondando il web. Una voce che sostiene di basarsi sulle teorie di Raffaele Bendandi.
Niente di più falso, come ribadisce Paola Lagorio, unica depositaria delle carte, degli studi e di tutte le teoria di Bendandi. La Lagorio, presidente della Istituzione “La Bendandiana” ribadisce “Posso affermare con assoluta certezza che nelle carte di Raffaele Bendandi non c'è la previsione di un sisma a Roma l'11 maggio 2011. Non c'è la data, non c'è il luogo". Nella lunga intervista rilasciata al nostro quotidiano, la Lagorio con un po' di amarezza nota "I documenti comprovano ciò che dico. L'aspetto triste è che la figura di Bendandi si sia diffusa solo per questa falsa previsione".

Verissimo, perché sul web impazza la previsione e impazza il riferimento “autorevole” ovvero Bendandi. Un riferimento però assunto a titolo arbitrario.

Sulla pizza virtuale di Facebook sono spuntati come funghi gruppi, e gruppetti (nome non denigratorio ma rispondente al fatto che molti gruppi sono costituite da meno di 10 persone) che ricordano il presunto evento.
Roma e i romani però, anche quelli apparentemente più spauriti, tirano fuori il loro sarcasmo.
Qualcuno propone per l'11 maggio “abbracciamoci tutti a Villa Carfagna” o meglio “per l'11 maggio picnic a Villa Borghese”, poi qualcuno propone di “Assistere al terremoto a pineta Sacchetti”, cosa voglia dire assistere ad un terremoto è cosa poco chiara.

Qualcunaltro non sapendo bene, se dare o meno credito alle notizia che gira sul web, decide di non pensarci su troppo “Terremoto o meno, io per sicurezza l'11 maggio vado via da Roma.”

Non solo il web però vive di questa credenza, la voce circola potente in città. Ce lo ha raccontato uno studioso di Bendandi, Marco Palomba, giornalista che ha scritto il libro "Raffaele Bendandi: l'uomo che andava incontro ai terremoti ", persino lui che di Bendandi sa tutto, ad un certo punto stava per essere colto dal panico, ma guardando le carte di Bendandi si è tranquillizzato, in quelle carte non c'è alcuna previsione del genere, però racconta “mia moglie è tornata dal parrucchiere e mi ha detto si parla tantissimo di questa previsione.”

Altri ci raccontano del polso dei romani, il primo a farlo è un aquilano da anni trapiantato a Roma: “L'ho saputo dagli amici, non so se ci credo ma tutto può accadere. Io il mercoledì lavoro e mercoledì 11 non faro' eccezione, anche perché se dico (da aquilano) al mio datore di lavoro che non vado a lavorare per il terremoto si mette a ride! Per il resto sono eventi a cui non si può dare una data, se succederà speriamo di essere fortunati.”
Appunto non ci credo, però il dubbio mi viene. La scienza però insegna, previsioni a tempi così lunghi non esistono e non sono attendibili, se ci fossero, perché nello specifico la previsione neanche esiste.

Altri raccontano “sento che tutti lo sanno e se ne andranno, io tendo a non crederci e soprattutto sarò al lavoro quindi non me ne andrò, ma nel dubbio preferirei sapere che il resto della mia famiglia si è preso una vacanzetta.” E sull'idea della vancanzetta unìaltra persona sottolinea: “E' scientificamente una notizia priva di qualsiasi fondamento e già smentita più volte da tutti. Per farsi una settimana di ferie va bene tutto.”

Certo fa pensare che 621 si siano iscritte al gruppo “Terremoto a Roma forse” con segno di croce a seguire. Diremmo macabra e un po' irresponsabile.

Ma sull'argomento si sono soffermati oggi anche Marco Dose e Antonello Presta nella tramissione di Radio2 “Il ruggito del coniglio” che hanno sentito gli umori del pubblico. Interessante la teoria di una donna che racconta “mi hanno detto che arriverà dal mare", un po' come uno tsunami forse..E nel loro sano ottimismo fatalistico i due conduttori hanno commentato ”Se ci sarà..prima o poi ci tocca. In ogni caso se non ci sarà il terremoto, ci sarà tutto il resto.”

In ogni caso la notizia rimane una voce perché un altro romano ci racconta “non c'è alcun piano di evacuazione è un passaparola e se mai ci fosse un allarme ufficiale cercherei di capire dove andare, dato che si scatenerebbe il panico in città.”

Il nostro ruolo di giornalisti ci impone un unico dovere: il rispetto della verità. La verità è che notizie ufficiali non ci sono su una scossa presunta a Roma l'11 maggio 2011.
L'abbiamo cercata, abbiamo cercato soprattutto lì dove ci sono i documenti della presunta fonte della previsione, ovvero tra le carte di Raffaele Bendandi. Di quelle carte ci ha detto tutto l'unica responsabile degli studi di Bendandi, Paola Lagorio che in merito a questa previsione, che ai più creduloni fa tremare i polsi e ai più cinici fa dire” schiocchezze” risponde: “Certo nessuno può escludere la potenzialità di terremoti, neanche in quel periodo del 2011, ma Bendandi non ha mai previsto nulla a Roma".

E' perentoria Paola Lagorio, che sottolinea come si sia verificato una sorta di fenomeno di 'sciacallaggio' sulla previsione. "Circola dovunque, su siti, blog, dovunque in internet e molti se ne appropriano" tentando di dare autorevolezza ad una notizia che di fatto non c'è.

Noi, come www.abruzzo24ore.tv vi invitiamo a riferirvi a notizie ufficiali, a studi comprovati, e non a gruppi e inviti di Facebook. Tenere alta la guardia, non solo è giusto, ma è doveroso, così come è doveroso, analizzare le notizie e distinguere tra informazione e dicerie. Se la voce “un terremoto a Roma l'11 maggio 2011” è riconducibile a Bendandi, vi possiamo ribadire, ed è l'unica cosa certa, che questa previsione non esiste.

Barbara Bologna


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore