Terremoto a Roma l'11 maggio? Da Bendandi a oggi, la previsione mai esistita

E l'INGV apre le porte dei suoi laboratori di Roma

10 Maggio 2011   08:00  

Tempo fa a Ciampino, sono comparsi dei volantini, falsi, con la firma della Protezione civile, nei quali si informava la cittadinanza a dormire fuori casa due giorni prima e due o tre giorni, dopo l’11 maggio.

E' solo una delle eclatanti manifestazioni che nascono dalla "psicosi" dall'"isteria" scatenata dal web e da un presunto conoscitore delle teoria di Raffaele Bendandi che, sulla base di questa, diffonde una notizia e una previsione non avvalorata da alcun dato scientifico.

Secondo un non meglio identificato "sciacallo del web" Bendandi avrebbe previsto un sisma devastante a Roma l'11 maggio 2011. Falso, tutto falso. Ad assicurarlo è Paola Lagorio, depositaria di tutti gli studi di Bendandi presso l'Istituzione la Bendandiana: "Nelle carte di Bendandi non esiste una previsione di sisma a Roma, né l'11 maggio 2011 né in altra data."


Negli ultimi mesi sul web è impazzata questa presunta previsione e su facebook oltre 60 gruppi in vario modo fanno riferimento a questa ipotesi di sisma romano. Il gruppo più nutrito con 1040 "like" è "11 Maggio Terremoto a Roma †" con tanto di simbolo inquietante. All'interno dei gruppi per però sono tanti gli sciettici, i dubbiosi, i fortemente critici, e a ben guardare nessuno dei gruppi ha serie caratteristiche.

Ci sono “Quelli che l'undici maggio faranno il picnic a Villa Borghese” con 19 persone, ma anche quelli che nella vita dovrebbero davvero trovare qualcosa da fare e invece danno vita al gruppo "A Roma ad aspettare il terremoto" con descrizione "Per tutti quelli che l'11 maggio 2011 saranno, o vorrebbero essere a Roma ad aspettare che il terremoto li travolga" noi non glielo auguriamo di essere travolti da alcunché, ma ricordiamo al geniale creatore della pagina alle 565 che hanno cliccato sul "like" relativo, che a poco più di 100 km da casa loro ci sono 309 corpi, sepolti ormai, che il terremoto del 6 aprile 2009 ha davvero travolto, e anche se a loro forse non interessa nulla, quelle vittime meriterebbero rispetto.

Poi ci sono persone che in un'ottica naturalistica a 360° propongono per l'11 maggio "abbracciamoci tutti a Villa Carpegna", ma con solo 26 estimatori.
Altri 193 "buontemponi" si danno appuntamento a Villa Sacchetti per "assistere" al terremoto, dicono loro. Al terremoto però, non si assiste...
Poi c'è il gruppo, con 332 membri, che per l'11 maggio si dà appuntamento per “un pic nic” in zona San Policarpo, sottolineando che il gruppo nasce dalla convinzione che la notizia di un sisma a Roma in quella data sia assolutamente infondata.


Se questo è il tenore, piuttosto da perdigiorno, del web, molti alla previsione sembra abbiano creduto. Lo rivela il quotidiano gratuito "Leggo" del del 9 maggio 2011: "In tantissimi dopodomani hanno preso il giorno di ferie, non manderanno i figli a scuola, lasceranno persino la città, sperando così di salvarsi dalla scossa. Dati alla mano i dipendenti comunali sono pessimisti: mercoledì hanno preso le ferie il 18% in più dei lavoratori presenti in ufficio l’11 maggio 2010. Un caso? Forse, ma è quantomai curioso. Altro discorso riguarda le scuole: in particolare per asili, elementari e medie dopodomani si prevedono aule deserte. «Ci sono stati alcuni genitori che mi hanno chiesto se avevamo predisposto la chiusura dell’istituto - dice Franco Febbraro, preside della Principe di Piemonte - ma ho spiegato che si tratta di una bufala. Ho comunque garantito l’eventuale attuazione del protocollo d’emergenza». Insomma, secondo le prime avvisaglie dopodomani ci dovrebbe essere sulle strade che portano fuori Roma lo stesso traffico del 14 agosto. Ma per quelli che credono al disastro, c’è anche chi lo sfida: sono i ricercatori della Sapienza. I docenti del dipartimento di Scienze della terra hanno organizzato proprio per mercoledì un convegno dal titolo: Aspettando il terremoto che verrà: conoscere i terremoti e capirne gli effetti per imparare a difenderci.
L’incontro sarà l’occasione per esorcizzare le paure collettive riflettendo sulle cause che da tempo scatenano questi eventi disastrosi.”

E per rimanere ai dati scientifici, Antonio Meloni ricercatore dell'Ingv, spiega: “Raffaele Bendandi basava il suo modello di previsione dei terremoti sull'allineamento dei pianeti. Già nel 1850 Michele Stefano de Rossi collegava le fasi lunari ai terremoti.”

Sappiamo, da quanto ci ha ribadito continuamente Paola Lagorio, che nei documenti di Bendandi non esiste alcuna previsione per Roma l'11 maggio 2011 ma se anche volessimo guardare all'allineamento dei pianeti, di cui si occupava Bendandi? Meloni spiega: “A maggio 5 pianeti saranno visibili bene a occhio nudo in posizione raggruppata, corrispondente ad un allineamento non geometricamente perfetto, che va da Giove a Saturno passando per Marte Mercurio e Venere, con conseguenze gratitative di scarsissimo livello.” E durante i grandi terremoti c'erano allineamenti di pianeti? “No” risponde Meloni “nel terremoto di Messina del 28 dicembre 1908 in modo evidente non ci furono allineamenti particolari, così pure nel sisma di Avvezzano 13 gennaio 1915. Ancora di più nessun allineamento per il sisma del Friuli 6 maggio 1976, e così per il 1980 in Irpinia. E neanche il 6 aprile 2009 durante il sisma dell'Aquila si è verificato alcun allineamento di pianeti significativo”

Non c'è quindi alcun dato nelle carte di Bendandi, non ci sono evidenze scientifiche di alcun genere, niente di niente che avvalori l'ipotesi di un terremoto a Roma l'11 maggio 2011.

I ricercatori dell'Ingv ne sono così serenamente certi, da voler abbattere la diceria, attraverso al scienza, dando a tutti appuntamento a Roma, l'11 maggio 2011, nella propria sede in Via vigna Murata per l'Open day:“Chi ha paura del terremoto dell'11 maggio a Roma?”

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia trasforma così l’11 maggio 2011 in una giornata di informazione scientifica sui terremoti.
“La data dell’11 maggio 2011” spiegano dall'INGV “è stata indicata come il giorno in cui a Roma si scatenerà un devastante terremoto. Quel giorno, probabilmente, in tutta Italia verranno registrati circa 30 terremoti. È questo infatti il numero medio di terremoti che vengono rilevati quotidianamente nel nostro paese. L’INGV apre le porte al pubblico per tutta la giornata e propone incontri con i ricercatori, visita alla sala di monitoraggio, visite guidate all’esposizione interattiva sui terremoti e sul campo magnetico terrestre, brevi video su YouTube/INGVterremoti
per spiegare il fenomeno terremoto sotto vari aspetti e aggiornamenti sull’attività sismica dalla sala di monitoraggio, distribuzione di gadget, libri e materiale informativo.”

Barbara Bologna


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