Terremoto due scosse ravvicinate e torna la paura dell'orco

05 Agosto 2014   07:20  

Sono state due semplici scosse, a sette ore l'una dall'altra nel medesimo punto di epicentro ed ipocentro a far tornare la paura del terremoto agli aquilani.

Terremoti di magnitudo modeste (Ml. 3 e 2,9) per chi ha vissuto la tragica giornata del 6 aprile 2009, ma sufficenti a far riaffiorare timori solo leggermente sopiti.

Il fronte attivo è sempre lo stesso, la zona dei Monti della Laga all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso a confine con la provincia di Rieti ed i comuni che meglio hanno udito gli eventi sono quelli di Campotosto, Capitignano e Montereale.

Anche se non si segnalano materialmente danni a cose o persone le due scosse hanno evidenziato come la psicologia di chi dovrebbe essere abituato alla terra che trema da una vita (dopotutto i terremoti hanno segnato la vita di ogni abitante della provincia e di ogni generazione) sia ormai precaria.

Spesso anche le vibrazioni dei vetri per un semplice spostamento d'aria o il fragore dei tuoni delle ultime settimane scatenavano la paura del terremoto che si sfogava poi sui social network.

Già perchè facebook sta quasi funzionando da valvola di sfogo, un po' come prima del 6 aprile si faceva raggruppandosi nelle piazze del centro storico e si condivideva l'esperienza dissipando un po' di timore come il calore che si disperde per "irraggiamento".

Oggi privi di piazze ed agorà realmente vive si usa il social per disperdere quel timore ci si affida al detto "mal comune mezzo gaudio"... "L'hai sentita anche tu?" l'espressione più scritta tra le pagine di twitter e facebook.


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