Terremoto: i sindacati pronti alla mobilitazione generale

07 Maggio 2013   15:10  

La ricostruzione dell’Aquila e degli altri centri del cratere sismico era e resta una priorità nazionale, che il governo dovrà finalmente fare propria.
D’altra parte non è accettabile che a Roma, a quattro anni dal terremoto, si continui ancora a discutere su quel che è accaduto nelle zone colpite, su quanti e quali siano i danni all’Aquila e negli altri comuni, se questo territorio ha gli stessi diritti e le stesse prerogative che lo Stato italiano e le sue istituzioni hanno concesso (e ci mancherebbe altro!) agli altri territori che prima e dopo di noi sono stati colpiti da una tragedia.

Per quanto ci riguarda, Cgil Cisl e Uil hanno registrato con amarezza e grande inquietudine le parole del sindaco Cialente, costretto ad alzare la voce per far sentire il dolore e la solitudine di cittadini, famiglie, lavoratori e imprese lasciati soli, senza nessuna certezza sul proprio futuro. Parole che suscitano indignazione, a prescindere da quel che si pensa della governance per la ricostruzione, perché a quattro anni dalla catastrofe è intollerabile che i Comuni colpiti e la loro gente debbano ancora reclamare i loro diritti e uno straccio di sicurezza sul fatto di poter tornare a casa o avere una speranza di vita.
D’altra parte quanto accade richiede la mobilitazione di tutta la città, la presa d’atto che soltanto con l’iniziativa di tutti noi (cittadini, organizzazioni, istituzioni e forze politiche) usciremo da questo clima, rende indifferibile un appello ad agire rivolto a coloro che non si rassegnano a quel che altri hanno disegnato e voluto per questo territorio, che non ci piace e che non siamo più disposti a tollerare.
Ce n’è quanto basta per chiedere allo Stato italiano e alle sue istituzioni di fare il proprio dovere e di dare anche agli aquilani e a tutti i cittadini colpiti nel 2009 quel che finora è stato dato a tutti: la certezza di poter avere un futuro per sé e i propri cari, di non essere condannati a dover lasciare L’Aquila e l’Abruzzo.
Per quanto ci riguarda saremo al fianco degli enti, delle istituzioni e di coloro che vorranno battersi per il rispetto del diritto alla vita e al futuro. Lo faremo come sempre accanto e insieme ai lavoratori e ai cittadini, ricorrendo ad ogni iniziativa si renderà necessaria: nel caso anche la mobilitazione generale.


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