Terremoto in nord Italia, danni al patrimonio artistico

29 Gennaio 2012   18:18  

Passato il grande spavento del terremoto che ieri alle 15.53 ha fatto tremare tutto il nord Italia, preso atto che non ci sono danni particolari alle case ed alle persone, il giorno dopo il sisma, soprattutto nelle province emiliane e quelle di Massa-Carrara, La Spezia e Genova le più vicine all'epicentro, è stato dedicato soprattutto alle verifiche sul patrimonio artistico. Palazzi, chiese, dimore storiche sono beni più fragili degli altri e sono quelli che hanno riportato le principali ferite dopo il sisma.

I danni maggiori li ha riportati la Reggia di Colorno, nel Parmense. Il monumentale palazzo Ducale abitato dai Farnese, dai Borbone e da Maria Luigia d'Austria non ha visto pregiudicata la stabilità del palazzo, ma sono caduti alcuni dei suoi caratteristici elementi decorativi, in particolare alcune statue che sovrastavano una balaustra.

Da lunedì così, per precauzione, saranno rimosse le statue e gli elementi di decoro che da più di tre secoli ornano la Reggia. Nel Parmense, dove i controlli sono stati più intensi visto che l'epicentro del sisma di magnitudo 5.4 (ad una profondità notevole, circa 60 km) era sull'Appennino fra Berceto e Corniglio, preoccupano anche la Rocca dei Terzi di Sissa, che ospita il Municipio, la Rocca di Fontanellato (dove hanno subito danni gli affreschi del Parmigianino) e palazzo Giordani, una delle sedi della Provincia.

A Carrara sono state dichiarate totalmente o parzialmente inagibili sette scuole e una chiesa: si tratta della chiesa della Sacra Famiglia, la parrocchia principale di Marina di Carrara. Il parroco, don Ezio, domani celebrerà la Messa nel vicino cinema Manzoni, di proprietà della stessa parrocchia.

Stessa cosa alla Chiesa del Corpus Domini a Parma, in questo caso la messa sarà in una palestra adiacente. Oltre che sui beni artistici, l'attenzione dei sopralluoghi del post terremoto si sono concentrate infatti anche sugli edifici scolastici, dove però non ci sono stati gravissimi danni, con l'eccezione, appunto, di alcune aule che sono state dichiarate inagibili.

E' successo, oltre che a Carrara, anche a Chiavari e a Reggio Emilia. Fra la gente delle zone più vicino all'epicentro comincia, però, a diffondersi un po' di paura, visto il ripetersi ravvicinato di due eventi sismici fra ieri e mercoledì. "Se per pigrizia o per convenienza giochiamo alla roulette del terremoto - ha detto il capo della protezione civile Franco Gabrielli - dobbiamo essere conseguenti e non lamentarci del fatto che non sia prevedibile: i terremoti non si prevedono".


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