Testimone dell'Esplosione: Un Deja Vu Incomprensibile, Non Ho Potuto Fare Nulla Come Tre Anni Fa

14 Settembre 2023   15:48  

Un fragoroso botto improvviso, seguito da una corsa frenetica e dalla dolorosa consapevolezza di essere impotente nel soccorrere i propri colleghi. Questo è ciò che ha vissuto Antonio Pepe, un operaio presso la Sabino Esplodenti, mentre era testimone della deflagrazione avvenuta ieri nella fabbrica di materiali pirotecnici che ha causato tre morti e due feriti. La sua testimonianza evoca un déjà vu doloroso, poiché ricorda l'esplosione di tre anni fa, con la stessa location e la stessa azienda coinvolta. Una scena drammatica che ha segnato profondamente il suo ricordo da allora.

Antonio è il fratello di Paolo, una delle tre vittime dell'esplosione del 2020 presso la Sabino Esplodenti, anch'egli dipendente dell'azienda. Quando l'esplosione è avvenuta ieri, Antonio si trovava a soli 40 metri dal punto esatto in cui si è alzata la spaventosa nuvola di fumo e polvere. Ha raccontato a coloro con cui è riuscito a parlare che il botto è stato improvviso e devastante. Nel 2020, Antonio aveva tentato di soccorrere il fratello e gli altri due colleghi coinvolti nell'incidente, ma proprio come allora, ieri si è reso conto che non c'era nulla che potesse fare.

Antonio continua a interrogarsi sulle cause dell'esplosione, ma non riesce a trovare risposte soddisfacenti. Si trova ad affrontare lo stesso mistero: non sa cosa sia accaduto, e ciò lo tormenta. Questa perplessità è amplificata dalla rigorosa applicazione delle misure di sicurezza imposte dall'azienda dopo la tragedia del 2020. Tali misure erano state adottate in seguito alle prescrizioni richieste per la riapertura del sito industriale, avvenuta solo alcuni mesi fa dopo il sequestro disposto dalla Procura di Vasto.


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