Thales Chieti, Di Primio chiede a Renzi, che il governo sia presente a tavolo Mise

29 Marzo 2016   21:21  

- La vertenza della Thalaes di Chieti Scalo finisce sul tavolo del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il sindaco della citta' abruzzese, Umberto Di Primio, ha infatti scritto al premier chiedendogli di "far intervenire un autorevole esponente del Governo al Mise dove le parti sono convocate per il prossimo 11 aprile".

"Lo scorso 22 febbraio - ricorda il primo cittadino - ho avuto il piacere di partecipare con lei alla visita presso lo stabilimento della Walter Tosto di Chieti, esempio di eccellenza produttiva italiana apprezzata in tutto il mondo. Altra qualificata presenza industriale ben radicata nel tessuto Teatino della Val Pescara, e' quella della Thales Italia S.p.A., il cui stabilimento e' presente a Chieti sin dal 1974, prima come Telettra, poi Alcatel e, dal 1999 sotto la guida della multinazionale francese Thales.

Il settore in cui opera lo stabilimento di Chieti con i suoi circa 100 addetti, peraltro in piena autonomia e indipendenza, e' quello della ricerca e dello sviluppo di sistemi elettronici e delle telecomunicazioni ed il maggior committente e' il ministero della Difesa.

Con la Difesa e con il Miur - scrive il sindaco - sono in corso numerosi contratti dal valore di svariati milioni di euro, testimonianza della bonta' del lavoro portato avanti dalle maestranze del sito Teatino. A causa delle scelte operate dalla proprieta' del Gruppo, pero' - evidenzia Di Primio nella lettera - e' in corso lo smantellamento della sede teatina dell'azienda, il cui management, conseguentemente il potere decisionale, e' stato trasferito presso la struttura di Sesto Fiorentino"

. "Anche il tavolo aperto presso il Mise a Roma - fa sapere il sindaco al presidente Renzi - non ha prodotto i risultati sperati. Le scelte che la proprieta' della Thales continua a portar avanti, non hanno tenuto conto delle istanze provenienti dai diversi attori della nostra comunita' regionale.

Sono consapevole degli enormi temi di cui oggi lei deve occuparsi.

Conscio di cio' - si legge infine nella missiva - le chiedo, nei modi e nelle sedi che riterra' opportuni, di intraprendere tutte le iniziative necessarie perche' la Thales Italia continui a produrre a Chieti, preservando i livelli occupazionali che sino ad oggi ha garantito". 


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