Ti bloccano il Computer e Poi Chiedono un Riscatto. Come Riconoscere la Truffa delle Email

09 Marzo 2015   05:01  

PADOVA - Si sta diffondendo a macchia d'olio tra Padova e provincia il ransomware Cryptolocker che per chi non lo sapesse è un malware specializzato nel bloccare i computer con sistema operativo Microsoft Windows.

Compito del malware è quello di rendere inaccessibili i dati dell'utente, solo pagando un riscatto a pirata si potrà ottenere lo sblocco.

Tutto questo in teoria visto che la maggior parte delle volte chi paga neanche vede sbloccato il suo computer.

Cryptolocker si sta presentando in queste settimane con un'email fasulla relativa ad una fattura di pagamento di corrieri espressi.

Il consiglio, come sempre è quello di non aprire file all'interno di mail che non si aspettano o che sembrano "tarocche", vale la pena controllare anche l'estensione dell'allegato che non deve mai essere ".exe" nei terminali Microsoft.

Questa volta sono entrati in campo gli investigatori della Squadra mobile, diretti dal vicequestore Marco Calì, che lavorano in collaborazione con la Polizia postale. Gli autori del raggiro in web vogliono soldi.

Il pagamento deve essere eseguito in 72 o 100 ore, o altrimenti la chiave privata viene cancellata definitivamente e mai nessuno potrà ripristinare i file.

Il pagamento del riscatto, viene spiegato con una seconda mail, consentirà all'utente di scaricare un software di decifratura con la chiave privata dell'utente già precaricata.

Ebbene, coloro che hanno pagato i 200 euro chiesti non hanno ricevuto la chiave per la decifratura.

E gli investigatori della Mobile hanno scoperto che il denaro dei padovani è finito in conti aperti nel Corno d’Africa e in Kazakistan.


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