Tione degli Abruzzi, cenni storici e turistici

09 Luglio 2012   11:07  

 Chi scende lungo la valle del fiume Aterno seguendone il corso, trova sulla sponda destra Tione degli Abruzzi a 600 m. s.l.m., adagiato sulle pendici del monte Collalto, sopra una coltre di verde, là dove la valle sembra socchiudersi dolcemente.
Viene citato per la prima volta nel XIII secolo in un documento relativo alla chiesa di Santa Maria del Ponte. Intorno alla metà del secolo XIII partecipa alla fondazione dell’Aquila, di cui seguì poi le vicende. Nel 1529 il borgo fu feudo di Luigi Benagalzer, nel 1560 dei Cantelmo e in seguito dei Rivera, dei Quinzi e dei Cocco. In alto sul paese svetta la torre antica con orologio, più in basso il campanile quadrato della chiesa di S. Nicola di Bari e quello di S. Vincenzo martire.
Il paese è costituito da cinque piccoli rioni che quasi raffigurano un cuore e hanno il loro centro nella piazza del municipio vecchio. La struttura del paese è di origine romana essendo disegnata secondo i criteri urbanistici del tempo. Porta castello costituisce la porta d’ingresso, sulla cui destra si trova la trecentesca chiesa di S. Nicola di Bari con la sua bella torre campanaria.
La chiesa è ad un’unica navata con un notevole altare di stile romanico suddiviso in tre nicchie e con un affresco che raffigura la Madonna col Bambino.
Altra chiesa è quella della Beata Vergine Maria, di stile barocco, molto elegante, con mausoleo che funge da altare maggiore e quattro altari con quadri di un certo pregio artistico.
Della chiesa dedicata alla Madonna di Loreto resta solo la facciata, mentre è da ammirare il santuario della SS. Trinità, costituito da una chiesa a un solo corpo, dalla sagrestia e da un piccolo eremitaggio. Delle altre chiese oggi rimane soltanto una statua lignea.
Attualmente il comune di Tione è costituito dal capoluogo e dalle frazioni di S. Maria del Ponte e Goriano Valli. Santa Maria del Ponte, sul ripiano di una collina, a sinistra dell’Aterno, dirimpetto a Tione, custodisce la chiesa monumentale di S. Maria dell’Assunta, la cui costruzione risale al V o VI sec., di gusto gotico, sorta sulle rovine di un tempio pagano di Diana o del Dio Sole. Altri autorevoli storici la fanno risalire all ’anno 1000. È costituita da una navata centrale, con l’abside recante tre finestrine gotiche, dalla navata di sinistra e da una prima arcata della navata di destra. Di fronte a chi entra si trova la cappella di S. Sisto, a sinistra la cappella di S. Agata, a destra quella di S. Giuseppe. Contiguo alla navata di destra, è l’oratorio della confraternita con affreschi del ‘700, mentre il battistero a forma di edicola è ad arco a sesto acuto. Ai lati dell’altare maggiore si ammirano due armadi, quello a destra è in pietra con bassorilievi, quello a sinistra, più importante, è in terracotta policromata, decorato con motivi ornamentali dorati. L’acquasantiera della chiesa, in pietra scolpita, è sorretta da quattro teste di agnello e da una colonnina decorata a base quadrata.
 Nell’altra frazione di Goriano Valli, possiamo ammirare la chiesa di S. Giorgio, incorporata nel ‘600 nel convento che vi costruirono i frati minori francescani. Ci sono altari in legno di ottima fattura, specie quelli laterali, mentre quello centrale, in stile, è uno dei più belli che si possano ammirare nelle nostre chiese. Il convento fu costruito con tecniche avanzate per l’epoca, basta considerare che con l’acqua reflua della cisterna riuscivano a realizzare la piscicoltura in due vasche scavate sotto il piazzale d’ingresso.


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