Un 30enne straniero, già destinatario di espulsione, è stato fermato dai Carabinieri dell’Aquila e arrestato per reingresso illegale dopo l’identificazione tramite impronte digitali.
Nel giugno scorso, in esecuzione di un provvedimento firmato dal Questore dell’Aquila, un 30enne straniero era stato espulso dal territorio nazionale e accompagnato dalle forze dell’ordine allo scalo aeroportuale di Pescara, da cui aveva lasciato l’Italia su un volo diretto nel suo Paese d’origine. Un allontanamento che sembrava definitivo, almeno fino a quanto accaduto nelle ultime ore.
Nel pomeriggio di ieri, infatti, il giovane è stato individuato nella zona Ovest dell’Aquila durante un controllo effettuato dai Carabinieri impegnati in attività di vigilanza sul territorio. Al momento dell’identificazione l’uomo era privo di documenti, motivo per cui è stato accompagnato nella caserma di via Beato Cesidio, dove il personale ha proceduto alla verifica della sua identità attraverso la comparazione delle impronte digitali.
Gli accertamenti hanno confermato che il 30enne aveva fatto rientro clandestinamente in Italia, violando il divieto imposto dal provvedimento di espulsione. A quel punto i militari hanno proceduto all’arresto in flagranza, applicando l’articolo del Testo unico sull’immigrazione che punisce il reingresso illegale dello straniero già allontanato dal Paese.
Come disposto dalla Procura della Repubblica, l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Le Costarelle, dove rimarrà in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno ora ricostruendo le modalità con cui il trentenne abbia potuto rientrare sul territorio nazionale nonostante la precedente espulsione.