Giorni di passione per gli allevatori di ovini del Teramano, a seguito dell'emergere di nuovi presunti casi di "blue tongue", meglio nota in italiano come "lingua blu" ed autentico spauracchio per chi opera nel settore.
Circa 30.000, infatti, sarebbero i nuovi casi di "lingua blu", soprattutto nella zona dell'alto Teramano al confine con le Marche, oltre che più marginalmente anche il resto della Provincia ed altri allevamenti abruzzesi. Tra i Comuni più interessati, a quel che risulta, Civitella del Tronto, Sant'Omero, Campli, Ancarano, Isola del Gran Sasso, Colledara e Farindola.
I sintomi, del resto, sembrano esserci praticamente tutti, identici pressoché in tutti i casi: nell'ordine, febbre, intenso scolo nasale e, soprattutto, l'ingrossamento della lingua che si fa bluastra.
Sono ancora in corso ulteriori accertamenti, ma alcuni capi di bestiame sarebbero già morti, mentre gli allevatori continuano a richiedere provvedimenti e vaccini alla Asl ed all'istituto zooprofilattico di Teramo, prossimi a riunirsi in unità di crisi insieme all'Associazione Allevatori.