Torturava e Squartava Gatti Per Diletto. Arrestato il Perugino Squartatore di mici

13 Febbraio 2015   05:19  

PERUGIA - È stato finalmente assicurato alla giustizia lo squartatore di Perugia che aveva installato un vero e proprio laboratorio della tortura in casa.

Torture e sevizie inimmaginabili quelle che riservava ai gatti che riusciva a torturare.
Si era stabilito in una cantina occupata abusivamente a San Sisto è proprio lì è stato beccato il 21enne denunciato per uccisione di animali e invasione di edifici.

Così si conclude la brillante operazione dei carabinieri della stazione di Castel del Piano.
L’attività investigativa è iniziata il 29 settembre 2014 quando i carabinieri sono intervenuti davanti a scuola per la presenza della carcassa di un cucciolo di gatto scuoiato ed appeso sulla parte superiore del cancello pedonale del plesso scolastico, fra lo sgomento e la paura di insegnanti, alunni e genitori che non credono ai lori occhi.
Lavorando su testimonianze e conoscenza del territorio, i carabinieri individuano un piccolo annesso di proprietà privata divenuto addirittura un vero e proprio laboratorio degli orrori. Infatti, i militari irrompono all’interno di un magazzino, abusivamente occupato, rimanendo da un lato positivamente impressionati per il ritrovamento di elementi probatori utili a sostenere l’ipotesi accusatoria, dall’altro altrettanto negativamente impressionati per l’orrore che trovano di fronte ai lori occhi.

Rinvengono infatti all’interno del vano un arsenale costituito da strumenti per la tortura e l’uccisione di animali (picconi, macete, carabine ad aria compressa, accette, forbici da giardino, coltelli, fascette in plastica, cavi elettrici, pugnali di varie dimensioni, roncole e similari, provette di uso sanitario, nastri adesivi), che riportano ancora tracce di materiali biologici di natura animale. Tali strumenti, secondo i carabinieri, sono inequivocabilmente riconducibili all’episodio scoperto il 29 settembre 2014.

L'operazione, coordinata dal pm Manuela Comodi, si conclude con l’individuazione del 21enne perugino che ha trasformato quel fondo in un laboratorio artigianale dove deporre gli strumenti del mestiere, al fine di commettere tali barbarie.

(Luca Di Giacomantonio @ilucadeejay)

A seguito della successiva perquisizione domiciliare, a casa del ragazzo vengono trovati ulteriori strumenti della stessa specie pronti per essere trasportati e impegnati nel laboratorio/covo, che inchiodano definitivamente il giovane alle proprie responsabilità.

Sconosciute al momento le motivazioni che hanno indotto il giovane a porre in essere queste azioni delittuose, né tanto meno lui è stato in grado di fornire spiegazioni.
Le indagini proseguono senza soluzione di continuità, anche al fine di individuare eventuali complici del ragazzo.


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