Tragedia Costa Concordia: "Vada a bordo, cazzo!" diventa una maglietta!

E' di queste ora la telefonata tra il comandante Gregorio Maria De Falco della Capitaneria di Porto di Livorno e il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, avvenuta la sera della tragedia. E proprio il comandante De Falco durante questa telefonata rivolgendosi a Schettino, reo di aver abbandonato la nave, ha pronunciato: "Vada a bordo, Cazzo!" E oltre ad essere stata ripresa su i più famosi social network è diventata una maglietta.

Sul sito lipsiadesign è possibile acquistare la maglietta con la frase pronunciata da comandante e viene anche data una spiegazione del perchè della maglietta: "Vada a bordo, cazzo! - T-SHIRT 'Vada a bordo, cazzo!' non è solo un ordine. È una frase simbolo di chi, in questo Paese, non vuole arrendersi alle difficoltà. Di chi, nonostante tutto continua a fare il proprio dovere. Anteponendo gli interessi collettivi ai propri. 'Vada a bordo, cazzo!' è la frase pronunciata dal capitano della Guardia Costiera, Gregorio De Falco, la sera della tragedia della Costa Concordia. Non è però solo questo. Perché sono le parole che a ognuno di noi, almeno una volta nella vita, è capitato di voler urlare in faccia a qualcuno. E che mai come ora, in un Paese e in un’Europa che sembrano andare alla deriva senza una guida certa, diventano d’attualità. 'Vada a bordo, cazzo!' è un comandamento da sputare in faccia a chi non paga le tasse, a chi si fa offrire le vacanze e le case a sua insaputa. A chi preferisce il cinismo alla solidarietà. La furbizia all’onestà. È un messaggio da manifestare con orgoglio. Per dimostrare quanto sia possibile essere diversi. Nella semplicità della vita quotidiana. Dove, anche la normalità del proprio dovere, può diventare uno stimolo eccezionale. Allora «Vada a bordo, cazzo!». Io lo manifesto. Io la indosso.

Sinceramente anche leggendo la 'spiegazione' viene solo da pensare che è una vergogna fare una maglietta del genere, vedendo le immagini della tragedia che è avvenuta a bordo della nave, invece di avere un po' di rispetto per le persone morte, disperse e feriti e per tutte le persone che si sono trovate in quella brutta situazione si pensa subito a come guadagnarci qualche soldo. Probabilmente non si è veramente capita la gravità di quelle telefonate e la disperazione di quella frase.