Tragedia al largo di Amalfi: Lo Skipper Incriminato per Omicidio Colposo e Naufragio

Il Marito della Vittima: "Sempre al Telefono

05 Agosto 2023   15:01  

L'incidente che ha scosso la costa di Amalfi, in cui giovedì si è verificato uno scontro tra un'imbarcazione, il Tortuga, e un gozzo, ha portato a gravi conseguenze con la morte della turista americana Adrienne Vaughan. Le accuse di omicidio colposo e naufragio sono state rivolte allo skipper al timone del gozzo, come confermato dal procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, durante una conferenza stampa. Le indagini si concentreranno sulla rotta e la velocità delle due imbarcazioni, inclusa l'analisi del funzionamento di eventuali dispositivi tecnici presenti su entrambe le imbarcazioni.

Esame delle Capacità dello Skipper - "Lo skipper è stato sottoposto a test di alcolemia e tossicologia. I risultati sono in valutazione da parte di un consulente della Procura, poiché i dati non sono necessariamente indicativi e occorre esaminarne l'effetto sulle capacità del soggetto", ha aggiunto Borrelli.

Testimonianze Raccolte, Incluso il Marito della Vittima - "Fino ad ora, gli investigatori hanno raccolto testimonianze dalle persone coinvolte o presenti. Il marito della vittima è stato ascoltato, anche se la testimonianza sarà ripetuta data la circostanza particolare in cui è stata fornita", ha continuato il procuratore capo di Salerno.

Le Parole del Marito della Vittima - Secondo quanto riportato dal Messaggero, Mike White, il marito della vittima, ha dichiarato agli operatori di soccorso che lo skipper "stava sempre al telefono".

I Figli della Vittima sotto Custodia del Nonno - "I bambini sono in albergo poiché il nonno è arrivato in Italia. È stata offerta anche la possibilità di un'ospitalità in una casa famiglia, ma sono state concordate con il padre le modalità di custodia dei due bambini", ha dichiarato il procuratore Borrelli, facendo riferimento ai figli minorenni della coppia di turisti americani, una ragazza di 12 anni e un bambino di 8 anni.

La Versione del Comandante del Tortuga - "Ho visto quest'imbarcazione venire dritta verso di noi, ho virato, ho spento i motori, ho cercato di andare indietro. Ma l'impatto è stato inevitabile. Subito dopo ho visto che in mare c'erano la madre e la figlia, entrambe cadute a causa della collisione. Abbiamo lanciato dei salvagenti, i miei marinai si sono tuffati in acqua, hanno aiutato la bambina e la donna che era con il viso immerso nell'acqua: era incosciente ma viva. Avevamo medici a bordo, ma i soccorsi sono arrivati rapidamente e hanno recuperato la madre. La bambina è risalita sulla loro barca, ha afferrato la corda, ha legato il gozzo e poi è andata ad abbracciare il fratellino che piangeva. Piangeva molto", ha raccontato Tony Gallo, comandante e armatore del Tortuga, come riportato dal Mattino.

"Lo skipper, così come il marito della donna, era lievemente ferito. Il ragazzo si teneva la testa tra le mani e gridava: la mia vita è finita, io sono finito. E poi mi ha detto: non vi ho visti. Era agitato. Ho ripercorso quei momenti nella mia mente molte volte per cercare risposte. Non riesco a comprendere la manovra: o aveva attivato il pilota automatico che, per qualche motivo che ignoro, potrebbe averlo disattivato, oppure ha perso il controllo, sembrava una manovra deliberata", ha aggiunto Gallo.


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