Tribunale di Sulmona, Uil: "Potenziarlo, non chiuderlo"
Anche la Uil penitenziari partecipera' all'incontro che si terra' alle 16,00 di domani nell'aula 2 del Tribunale di Sulmona per scongiurare la chiusura dello stesso prevista nell'ambito del ridimensionamento della spesa pubblica dell'ultima legge di stabilita'.
"La Uil penitenziari - spiega in una nota la sigla sindacale - dira' la sua sulla possibile e paventata chiusura del tribunale e ribadire l'importanza che ha per il carico di lavoro attuale e fututo del penitenziario di via Lamaccio a Sulmona e per tutti gli uomini che vi lavorano. Il tutto anche in considerazione dell'ampliamento che lo stesso carcere avra' nel prossimo futuro e che vedra' raddoppiare la regolamentare capienza attuale". Stando a quanto riferisce la Uil "l'auspicio e' di un potenziamento del tribunale di Sulmona con l'implementazione di una sezione distaccata del tribunale di sorveglianza. Cosi' facendo, infatti, si eviterebbero le decine e decine di spostamenti mensili di detenuti e soprattutto internati in direzione dell'Aquila attuale ed unica sede presente nella provincia, trasferimenti effettuati con mezzi obsoleti e fatiscenti e spesso in condizioni di sotto organico stante la nota carenza di personale".
La Uil ammonisce il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria in merito al mancato pagamento delle missioni degli agenti dal mese di giugno: "portare i giudici di sorveglianza a Sulmona non solo eviterebbe una maggiore esposizione al pericolo per gli agenti di polizia penitenziaria, utilizzati per portare a volte anche piu' di 20 detenuti tutti insieme all'Aquila, ma anche un dispendio di soldi che in tempi come questi di sicuro non ci possiamo permettere considerati i debiti non ancora sanati per le missioni effettuate proprio per portare i detenuti nei vari tribunali e soprattutto nei confronti delle ditte convenzionate per la manutenzione dei mezzi per il trasporto detenuti".
La Uil penitenziari sara' quindi al fianco di tutti gli operatori del tribunale per manifestare il proprio dissenso e concordare con le rappresentanze di categoria eventuali manifestazioni volte al disincentivamento della chiusura del tribunale di Sulmona.
