Truffa "fondi Giovanardi", D'Ercole si dice "sereno e fiducioso"

17 Gennaio 2012   14:49  

"Monsignor D'Ercole ha appreso la decisione del pubblico ministero con molta serenita' e adempiendo regolarmente i suo doveri di pastore e attende fiducioso che venga al piu' presto dimostrata la sua estraneita' ai fatti come gia' sta avvenendo". Lo afferma una nota della Curia dell'Aquila, diffusa a commento della notizia del rinvio a giudizio del vescovo ausiliare e vicario generale della diocesi abruzzese.

"Da quanto si e' appreso - sottolinea il comunicato - il pm Antonietta Picardi ha deciso di archiviare uno dei due reati contestati al presule: quello di aver fornito false informazioni al pubblico ministero. Resta, invece, quello di rivelazione di segreti inerenti un procedimento penale. Evidentemente l'interrogatorio di monsignor D'Ercole, svoltosi nel mese di novembre, ha chiarito la posizione del vescovo davanti agli inquirenti cosi' da far archiviare l'accusa di false dichiarazioni". In definitiva, precisa la diocesi nella nota diffusa dal Servizio Informazione Religiosa, "secondo quanto si e' appreso questa mattina, la responsabilita' del vescovo, rispetto a quanto ipotizzato inizialmente, e' molto ridotta. L'auspicio, mentre il procedimento giudiziario segue il proprio corso, e' che al piu' presto si chiarisca la posizione di monsignor D'Ercole anche relativamente all'ipotesi di reato di rivelazione del segreto istruttorio".


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