Truffa "fondi Giovanardi", ascoltato Cappelli: "Sì, rifarei tutto quello che ho fatto"

29 Settembre 2011   16:33  

"Si e' trattato di un colloquio chiarificatore, proficuo, in cui la Procura ci ha spiegato le fonti di prova che ha in mano e quello che vuole fare. Adesso ci vediamo bene le carte e poi ci ripresenteremo per rispondere alle domande". Lo ha detto stamane Ernesto Venta legale di fiducia di Silvano Cappelli, sindaco di San Demetrio nei Vestini (L'Aquila) uno degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul presunto tentativo di truffa relativo a circa 9 dei 12 milioni di fondi per il sociale stanziati dal dipartimento Politiche per la famiglia. Cappelli e' stato sentito per due ore dal pm titolare dell'inchiesta, Antonietta Picardi e dai militari del Nucleo operativo ecologico (Noe) dei carabinieri di Pescara che hanno portato avanti l'indagine.

"L'obiettivo in cui mi sono sempre accanito - ha detto il primo cittadino di San Demetrio all'uscita dagli uffici della Procura - e' sempre stato rivolto alla ricerca di finanziamenti per il sociale, e' una tematica fondamentale per qualsiasi comune colpito dal terremoto, il sociale prima di tutto. Chiunque si e' avvicinato a me - ha proseguito - mi ha fatto del bene, davanti a me sono passate tante persone".

Alla domanda dei giornalisti se rifarebbe le stesse cose, Cappelli ha risposto: "Certamente si, lo sottoscrivo dieci volte perche' io ho sempre inteso la Fondazione quale strumento di aggregazione, di ricostruzione del tessuto sociale ed economico del territorio. Il contesto in cui e' accaduto tutto cio' e' particolare - ha detto ancora Cappelli - perche' in un momento di difficolta' per un amministratore, quando una persona si presenta con quelle referenze (il primo cittadino fa riferimento a Fabrizio Traversi, agli arresti domiciliari nell'ambito della stessa inchiesta, dipendente della Presidenza del Consiglio dei ministri) e ti propina dei progetti utili per il territorio diventa difficile capire se ti sta fregando". L'inchiesta dalla Procura della Repubblica dell'Aquila ha portato agli arresti domiciliari anche Gianfranco Cavaliere, 36enne medico aquilano, accusato insieme a Traversi di aver tentato di distrarre fondi attraverso un sistema di onlus, fondazioni ed associazioni ed ingannando rappresentanti istituzionali, tra cui molti sindaci. Gli altri due indagati oltre lo stesso Cappelli sono Nicola Ferrigni di 35 anni di Roma, sociologo dell'Eurispes e Mimmo Srour, ingegnere dell'Aquila, il cui interrogatorio e' stato fissato per il 3 orrobre.


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