Truffa vip: la prima sentenza di condanna, 4 anni e 6 mesi a Lande per bancarotta fraudolenta Egp
Vicenda che ha sancito la rimozione di Rinaldo Tordera
E' arrivata la prima sentenza per Gianfranco Lande. Il "Madoff dei Parioli" è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per la bancarotta fraudolenta documentale, con riferimento all'insolvenza della Egp Italia di cui Lande era responsabile. Insieme a lui, nel processo che si è svolto con il rito abbreviato, sono stati condannati l'ex compagna Raffaella Raspi, a due anni, e il fratello Andrea Raspi, due anni, entrambi consiglieri di amministrazione di Egp. I Raspi avevano fatto richiesta di patteggiamento al gup di Roma, Anna Maria Fattori, che ha però respinto l'istanza. Per tutti e tre quindi si è proceduto con il rito abbreviato.
Al centro del procedimento un crack di non meno di 225 milioni di euro. I tre imputati rispondevano di bancarotta fraudolenta aggravata. Il gup Annamaria Fattori ha disposto, inoltre, il risarcimento in separata sede nei confronti della curatela e del fondo garanzia della Egp France. Nei confronti di Lande il pm Luca Tescaroli aveva sollecitato una condanna a otto anni, tre anni e quattro mesi per Raffaella Raspi e due anni e sei mesi per il fratello Andrea.
Lo scandalo rimbalzato anche in regione perchè ha sfiorato, senza implicarla, anche la Carispaq che si vide costretta a "mettere alla porta" il suo Direttore Generale Rinaldo Tordera dopo 12 anni di servizio, su ordine della Banca Popolare dell'Emila Romagna che aveva acquisito la stessa cassa di risparmio cittadina.
A Tordera, però, non è mai stato contestato nulla in via giudiziaria, l'atto fu "dovuto" perchè il suo CDA gli contestò il mancato controllo.
Per la truffa da oltre 300 milioni di euro ai danni di vip attribuita dalla Procura al gruppo di operatori finanziari che facevano capo a Lande, sono già stati condannati il 10 marzo scorso, previo patteggiamento, sia Raffaella Raspi (tre anni e quattro mesi di reclusione) sia il fratello Andrea (due anni e otto mesi), i due si trovano attualmente agli arresti domiciliari. Il Madoff dei Parioli viene invece giudicato con il rito ordinario ed il processo è tuttora in corso davanti alla IX sezione penale del tribunale capitolino.
