Uno spettacolo amaro, che parla di violenza, di solitudine, del disagio di due barboni.
Due reietti, due non viventi, cocci di un vaso ormai rotto, e specchio dell´indifferenza della nostra società nei confronti dei meno fortunati.
Turbamenti notturni è una storia di violenza che deriva dall´emarginazione fra due emarginati che si sopraffanno reciprocamente.
Tra loro prevale l´impossibilità di comunicare, simbolizzata dall´uso di un linguaggio che è una sorta di strano grammellot che va dall´americano all´italiano, all´uso dei dialetti romano, milanese, napoletano, abruzzese, pugliese.
Il non comunicare tra i due è di per sé già una violenza, che poi sfocia nella violenza fisica.
Pupa, interpretato da Armando Pizzuti, diventa il giocattolo dell´altro barbone, per questo viene legato, picchiato, violentato e infine ucciso con foga bestiale, ma quasi per gioco.
Magistrale l´interpretazione del carnefice da parte di Manuele Morgese.
Un carnefice che con quel gesto uccide, in fondo, anche se stesso.
Intervista: Manuele Morgese - Attore
Servizio di: Massimiliano Di Stefano