Turbamenti notturni, storia di emarginazione e violenza

18 Maggio 2007   15:25  
Uno spettacolo amaro, che parla di violenza, di solitudine, del disagio di due barboni. Due reietti, due non viventi, cocci di un vaso ormai rotto, e specchio dell´indifferenza della nostra società nei confronti dei meno fortunati. Turbamenti notturni è una storia di violenza che deriva dall´emarginazione fra due emarginati che si sopraffanno reciprocamente. Tra loro prevale l´impossibilità di comunicare, simbolizzata dall´uso di un linguaggio che è una sorta di strano grammellot che va dall´americano all´italiano, all´uso dei dialetti romano, milanese, napoletano, abruzzese, pugliese. Il non comunicare tra i due è di per sé già una violenza, che poi sfocia nella violenza fisica. Pupa, interpretato da Armando Pizzuti, diventa il giocattolo dell´altro barbone, per questo viene legato, picchiato, violentato e infine ucciso con foga bestiale, ma quasi per gioco. Magistrale l´interpretazione del carnefice da parte di Manuele Morgese. Un carnefice che con quel gesto uccide, in fondo, anche se stesso. Intervista: Manuele Morgese - Attore Servizio di: Massimiliano Di Stefano

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